
Avrebbe violentato per anni le due figlie adottive minorenni: un uomo di 56 anni, residente in provincia di Brindisi, è stato condannato a nove anni di carcere, non solo per gli abusi sessuali ma anche per maltrattamenti in famiglia.
La sentenza è stata pronunciata dal terzo collegio penale del Tribunale di Brindisi presieduto da Stefania De Angelis. La pubblica accusa aveva chiesto per l’imputato la condanna a 14 anni di reclusione.
Le due ragazze, intanto divenute maggiorenni, sono state da tempo affidate a una nuova famiglia e parallelamente hanno iniziato un lungo percorso di recupero psicologico.
L’inchiesta nacque dopo un intervento dei carabinieri in un’abitazione, su chiamata dei vicini, che segnalavano urla provenire dall’interno. I militari trovarono la più grande delle due ragazze con ferite ed ecchimosi dopo essere stata picchiata con calci e pugni dal padre adottivo.
Entrambe le minorenni furono trasferite in una casa famiglia e qui la maggiore raccontò dei continui abusi sessuali subiti da lei e dalla sorella, oltre alle violenze fisiche.
Nel corso del processo le loro testimonianze sono state ritenute attendibili.
L’imputato è stato condannato a pagare anche ad ognuna di loro una provvisionale di diecimila euro in attesa della causa civile di risarcimento.