Abusi su minore: chiesto il processo per sacerdote reticente

È stato chiesto il rinvio a giudizio di un sacerdote del tarantino per l’ipotesi di reato di false dichiarazioni rese al pubblico ministero nel corso di un procedimento per molestie sessuali celebrato nei confronti di un pregiudicato agli arresti domiciliari nella comunità gestita dal religioso. L’uomo, secondo la ricostruzione della Procura di Taranto, avrebbe molestato una 13enne palpeggiandola e scattandole alcune fotografie. Il sacerdote, interrogato dal PM, ha asserito di non poter rispondere alle domande in quanto sarebbe stato a conoscenza dei fatti soltanto in ragione del suo ministero (nello specifico, avrebbe appreso della vicenda durante una confessione). La tesi del PM, invece, è che ad informarlo delle molestie sia stata la sorella della giovane vittima. In tal caso, non ricorrerebbe l’ipotesi del segreto confessionale, cui il sacerdote ha fatto appello per evitare di rendere testimonianza, trattandosi di rivelazioni affidategli durante l’attività sociale svolta dalla comunità e quindi indipendentemente dalla sua carica ecclesiastica, ma nell’esercizio di un ‘attività di volontariato. Sulla richiesta della PM Vittoria Petronella si pronuncerà la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto Fulvia Misserini.
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