Durissima presa di posizione dell’assessore regionale pugliese al Bilancio Fabiano Amati (ex del Partito Democratico) contro il piano di potenziamento per la Polizia di Stato in Puglia firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: previsti appena 3 agenti a Bari, 1 a Brindisi, 12 a Foggia, 10 a Taranto, nessuno per la provincia di Lecce e per la BAT.
“Una brutta notizia per le comunità che ogni giorno chiedono sicurezza, tra cittadini esasperati e sindacati che denunciano la carenza cronica di personale. E la disparità diventa ancora più evidente se confrontiamo i numeri pugliesi con quelli di altre province italiane”, scrive Amati in una nota diffusa ai mezzi di informazione.
Ovviamente non regge il paragone con Roma, che per dimensioni e complessità di gestione del territorio, ha meritato 230 agenti, di cui 166 solo per la Questura. Ma, in proporzione, confrontando i dati con altre realtà territoriali, la Puglia appare estremamente trascurata: un comune come Nuoro, che misura soltanto 33mila abitanti, riceve 36 agenti; se a Bari, con più di 310mila abitanti, vengono assegnati 3 agenti (distribuiti tra Stradale, Postale e Reparto Volo, niente per la Questura, niente per i Commissariati), a Modena, che ne ha 185mila, ne arrivano 20, equamente divisi tra i Commissariati di Mirandola e Sassuolo.
“Potremmo anche discutere di potenziamento, se prima si fosse garantita almeno la sostituzione di chi è andato in pensione”, continua Amati, secondo cui si sarebbero “lasciati scoperti ruoli fondamentali, con ripercussioni evidenti sulla tenuta dei turni, sull’operatività quotidiana e sulla tenuta psicofisica degli agenti già in servizio”.
Ancora, prosegue l’assessore, “Taranto è in emergenza conclamata e riceve solo 3 allievi; Bari, città metropolitana con oltre un milione di abitanti, riceve 3 agenti che non rafforzano né la Questura né la capacità investigativa; Lecce e Bat restano completamente escluse., e Foggia, pur ricevendo il numero più alto di agenti in Regione, non ne vede nemmeno uno operativo nel capoluogo”.
“È evidente che non c’è nessun disegno nazionale sulla sicurezza che includa la Puglia”, scrive Amati, che sottolinea come le interrogazioni parlamentari rivolte al ministro Piantedosi siano rimaste senza risposte, così come gli appelli dei sindacati e degli amministratori locali.
Infine, Amati chiede “ai parlamentari di tutti i gruppi di sottoscrivere un’intesa di revisione totale del piano, perché la sicurezza non si garantisce con un elenco numerico su una circolare, ma con uomini, donne, pattuglie, presenza reale. E con rispetto”.
Marina Poci