Sono 29 gli indagati, tra amministratori e funzionari pubblici, professionisti ed imprenditori, a cui si aggiungono 5 società facenti capo ai destinatari delle misure cautelari firmate dal Giudice per le indagini preliminari di Lecce nell’ambito dell’inchiesta su reati contro la pubblica amministrazione.
Tra i destinatari delle misure personali ci sono tutti i funzionari responsabili di settori al comune di Sannicola (Lecce) ed è indagato anche il sindaco in carica Graziano Scorrano.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture, peculato, falsa testimonianza, intercettazione abusiva, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso in atti pubblici, in graduatorie di concorso pubblico e documenti di gara.
L’attività investigativa della Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli ha consentito di accertare che diverse procedure di appalto, tra cui un concorso pubblico indetto dal Comune di Sannicola, venivano “sistematicamente turbate, in taluni casi veicolando in maniera fraudolenta la scelta del contraente, verso imprenditori vicini agli amministratori del Comune anche allo scopo di alimentare il loro bacino elettorale”.
Il Gip non ha disposto gli interrogatori preventivi ma direttamente le misure cautelari perché ha ritenuto alto il rischio di inquinamento delle prove.
Questo nel dettaglio il provvedimento: 1 misura cautelare in carcere (a carico dell’ex sindaco e attuale vice sindaco Cosimo Piccione), 7 ai domiciliari tra cui un imprenditore assessore al Comune di Tuglie, 2 interdittive e 3 obblighi di firma.
I Finanzieri hanno anche eseguito sequestri negli uffici del Comune.