Sarà intitolato alla memoria di Vincenza Angrisano, la 42enbe barlettana uccisa dal marito Luigi Leonetti il 28 novembre scorso, il primo bosco urbano della città di Andria: l’annuncio è stato dato da Giovanni Massaro, presidente del forum ambiente e salute Rispetta Ricorda, a cui l’amministrazione comunale andriese ha concesso l’utilizzo del fondo.
Alla cerimonia di piantumazione dei primi alberi e arbusti hanno partecipato anche i famigliari della donna, incluso il maggiore dei due figli, Salvatore, che con una maturità sorprendente ha ringraziato la sindaca Giovanna Bruno per l’onore riservato alla sua mamma.
Anche la sorella di Enza, in un messaggio scritto sul proprio profilo Facebook, ha avuto parole di ringraziamento per tutti coloro che in questi giorni di dolore devastante sono stati vicini alla famiglia: il titolare della ditta di onoranze funebri, che ha offerto di tasca propria il funerale, il sindaco della città di Barletta, che ha scelto di concedere gratuitamente il loculo per la sepoltura, la sindaca Bruno, che si è fatta promotrice della raccolta fondi (in favore dei due figli di Enza) alla quale in moltissimi hanno già aderito.
Luigi Leonetti è attualmente detenuto nel carcere di Lucera: ha sostanzialmente ammesso il delitto, ma continua a negare che fossero presenti i figli Salvatore e Christian nel momento in cui ha colpito la moglie al cuore e all’addome con il coltello da cucina.
Secondo quanto ricostruito dalla Giudice per le indagini preliminari Anna Lucia Altamura, non si sarebbe trattato di delitto d’impeto, ma di omicidio premeditato, il cui intento sarebbe maturato a partire dalla sera del 23 novembre, quando Enza Angrisano si era rivolta al Pronto Soccorso di un ospedale della BAT per farsi medicare, dichiarando di avere ricevuto due ceffoni dal marito dopo che gli aveva manifestato l’intenzione di procedere formalmente con la separazione dando mandato ad un avvocato. Leonetti avrebbe confessato di aver riflettuto, nei giorni precedenti all’accoltellamento, sui possibili modi in cui ammazzare la moglie. Durante l’interrogatorio di garanzia è anche emerso che, proprio il pomeriggio del giorno dell’uccisione, la donna aveva comunicato al marito di avere firmato un contratto di locazione relativo ad un appartamento nel quale intendeva trasferirsi dal 20 dicembre, una volta che il procedimento di separazione fosse stato avviato. Diversi testimoni sarebbero già stati ascoltati dagli investigatori e avrebbero riferito della gelosia ossessiva di Leonetti e dell’invidia che nutriva nei confronti della moglie per i suoi successi professionali.
Salvatore e Christian sono stati temporaneamente affidati alla sorella di Enza Angrisano, Maria, che con ogni probabilità ne sarà nominata tutrice.
Marina Poci
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