Diventano 275 i milioni stanziati dal governo per i Giochi del Mediterraneo 2026: il disegno di legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri e in corso di trasmissione al Parlamento prevede infatti lo stanziamento di altri 125 milioni di euro per assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi.
Una somma importante che consentirà al commissario di governo, Massimo Ferrarese, di ampliare le possibilità di intervento sulle strutture sportive. In provincia di Brindisi ne beneficeranno non solo il capoluogo, con interventi rilevanti sullo stadio Fanuzzi e sulla viabilità d’accesso al palasport Pentassuglia, e il palasport di Fasano, individuato come sede degli incontri di pallamano. Ma anche Francavilla Fontana, inizialmente non inserita nel masterplan, che potrà ottenere interventi importanti sia sul campo di calcio che sul palasport. E probabilmente anche Mesagne, dove stadio e palasport potrebbero utilizzati come impianti-satellite di Brindisi e Francavilla Fontana.
“Si tratta”, hanno dichiarato i Ministri Fitto e Abodi, “di una chiara testimonianza dell’impegno che il Governo ha messo in campo al fine di garantire il successo dei Giochi di Taranto 2026, un impegno che abbiamo ribadito nella riunione dello scorso 18 ottobre con tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione dei Giochi, e che il Governo dimostra di rispettare con fatti concreti, stanziando risorse in legge di Bilancio per assicurare la realizzazione degli interventi infrastrutturali, anche alla luce dell’incremento dei costi, nonché per garantire l’organizzazione e il regolare svolgimento dell’evento”.
I Ministri Fitto e Abodi, nel ringraziare il Ministro Giorgetti per il lavoro congiunto che ha consentito di individuare le risorse in Bilancio, sottolineano anche il carattere fortemente simbolico che assumono oggi i Giochi di Taranto 2026, “un evento sportivo di rilievo internazionale” recita la dichiarazione congiunta dei Ministri, “che pone in risalto il ruolo di primo piano dell’Italia per la stabilità del Mediterraneo e rappresenta, al tempo stesso, una preziosa occasione di riscatto per il territorio di Taranto e per l’intero Mezzogiorno”.