“Ogni giorno un’assurdità”: così Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, definisce la situazione venutasi a creare nei presidi ospedalieri di Brindisi, Francavilla, Fasano e Ostuni in relazione alla grave carenza di medici radiologi, che compromette gravemente l’assistenza sanitaria in tutto il territorio provinciale.
Stando a quanto sostenuto da Amati, ASL Brindisi vorrebbe assumere più di venti specializzandi, selezionati con un avviso pubblico, ma il direttore della Scuola di specializzazione in Radiologia dell’Università degli Studi di Bari non autorizza la sottoscrizione dei contratti di lavoro, nonostante tale autorizzazione non sia prevista da alcuna norma di legge.
Amati parla di motivo “decisamente illegale e intollerabile” e dichiara di avere già interessato il rettore Stefano Bronzini, sollecitando un intervento immediato per “spiegare a tutti i direttori delle scuole di specializzazione il ruolo virtuoso dell’università e delle scuole per sopperire alle carenze d’organico, così come previsto dalla legge”, giacché “non si può eludere una legge statale di sistema, come quella che autorizza il lavoro degli specializzandi nei presidi ospedali, per motivi allo stato oscuri e comunque non contemplati dalla legge”.
Il rifiuto sarebbe contenuto in un atto di ricognizione effettuato da ASL Brindisi proprio su richiesta di Amati, il quale fa affidamento sull’intervento immediato del rettore per garantire di poter erogare le prestazioni sanitarie ai malati (“Già, i malati, una categoria in cui tutti potremmo finirci, senza nemmeno accorgerci, compresi i politici, i rettori, i burocrati e gli stessi medici”).
Al momento non si registra alcune replica dall’Università, né alcuna precisazione da parte di ASL Brindisi.
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