Assessorato alla Notte: Francavilla sulla scia di Barcellona e Bologna

Di Gianmarco Di Napoli per Il7 Magazine
Il titolo della delega è di per sé affascinante: assessorato alla Notte. Ma è tutt’altro che una funzione meramente romantica e anzi potrebbe rivelarsi molto concreta e opportuna. Il Comune di Francavilla Fontana, unico in Puglia e tra i primi in Italia (dopo Bologna e Caserta) ha scelto di attribuire all’assessore alle Attività produttive, Carmine Sportillo, anche l’incarico formale di occuparsi di quel mondo totalmente a se stante che è quello della movida, fenomeno che sfugge spesso a qualsiasi forma di controllo, se non quello di polizia.
In realtà la scelta era stata già formalizzata al momento dell’insediamento del sindaco Antonello Denuzzo, eletto nella scorsa primavera per il secondo mandato consecutivo. Ma l’esistenza dell’assessorato alle Politiche della Notte emerge per la prima volta in maniera concreta in questi ultimi giorni durante i quali si decide di passare alla fase pratica: primo passo la somministrazione di un questionario con il quale non solo si intende individuare le abitudini e le preferenze dei frequentatori della notte, ma anche determinare quali siano le esigenze di chi invece risiede nei luoghi della movida o ci lavora.
Il secondo passo è la creazione di una piattaforma online del Comune, dedicata esclusivamente ai nottambuli, in cui sarà possibile un confronto in tempo reale con gli strumenti di immediatezza che solo il web riesce a garantire. L’incarico è stato affidato a un professionista del settore, Renato Annese.
L’istituzione di un assessorato alla Notte va a inserirsi in quella che è tuttora la “terra di nessuno”: al calar della sera, quando le attività commerciali abbassano le saracinesche e buona parte della città va a dormire, in quegli stessi luoghi inizia una vita parallela e spesso fuori da ogni controllo reale. Aprono pub e locali per la somministrazione di alcolici, arrivano centinaia di giovani, spesso da comuni vicini, che si concentrano in zone tutto sommato ristrette nelle quali però vivono centinaia di famiglie che di notte devono fare i conti con i rumori provocati dalle voci, dalle urla e dalla musica, e al mattino – spesso – con i danni provocati dai ragazzi e fare lo slalom tra bottiglie e lattine abbandonate.
Nelle ore notturne le Amministrazioni comunali sono costrette ad abbassare la guardia, prive anche del supporto della polizia locale i cui turni sono tarati essenzialmente sulla vita cittadina che va dall’alba al tramonto. Tutto resta nelle mani di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il problema, ovviamente, non è solo di natura repressiva. Tutt’altro. Ma quello della sicurezza, degli stessi ragazzi che frequentano i locali, è un passaggio fondamentale.
Non è probabilmente un caso che Denuzzo abbia deciso di creare questa nuova delega (ispirandosi a Bologna città con la quale esiste da tempo un filo diretto grazie al rapporto con alcuni assessori) in quello che fu uno dei periodi più drammatici della storia recente di Francavilla Fontana: l’omicidio del 19enne Paolo Stasi e la sequenza di aggressioni ai danni di ragazzi nel centro cittadino, proprio davanti ai locali della movida. Aggressioni, secondo quanto emerso poi, slegate le une dalle altre.
Il sindaco di Francavilla Fontana ha scelto una linea diversa, per certi versi anche coraggiosa, nella gestione del flusso notturno di ragazzi nella sua città: “Non mi piace che ad attirare i giovani siano solo i super alcolici e i locali che li somministrano”, ci dice. “Non amo particolarmente neanche le piazze disseminate di tavolini. Vorrei che chi sceglie di venire a Francavilla, anche nelle ore notturne, lo faccia perché ha voglia di vivere la città, non solo di sedersi in un locale a consumare alcolici. Per questo abbiamo scelto, nella stagione estiva, di proporre concerti e incontri che avessero anche dei contenuti – riteniamo importanti – proprio indirizzati ai giovani”.
L’assessorato alla Notte si pone dunque l’obiettivo da un lato di contenere entro certi limiti, di quantità e di qualità, l’invasione notturna del centro cittadino da parte dei giovani e dall’altro di salvaguardare gli interessi di chi in quelle zone ci abita e che ha diritto al riposo nelle ore notturne, soprattutto chi si alza presto per lavorare o addirittura prima dell’alba.
Gestire la convivenza tra chi la notte si diverte e chi riposa non è una questione di secondo piano. A Brindisi il primo problema che si è trovato ad affrontare la giunta Marchionna è stato quello della musica dei locali della movida: il neo sindaco cercò senza successo di adottare delle ordinanze autonome persino rispetto alle indicazioni fornite dalla prefettura, con il solo risultato di innescare una guerra a suon di uova lanciate dai balconi e di minacce incrociate tra titolari di locali e residenti.
L’assessorato alla Notte, “inventato” non per niente dal Comune di Barcellona, può diventare uno strumento indispensabile di mediazione e di intervento, soprattutto per quelle città la cui vita notturna non si esaurisce ai mesi estivi e che nelle ore notturne, prive di gran parte dei controlli, sono vissute da ha voglia di svagarsi in compagnia.
Ma che non per questo ha il diritto di violare i diritti di chi in quei posti ci vive. E soprattutto di violare la legge.