È stato scarcerato e si trova agli arresti domiciliari, Francesco Milella, il 71enne di Sannicandro che domenica pomeriggio nel rione Japigia di Bari, effettuando una pericolosa inversione a U a bordo del proprio scooter e non fermandosi a prestare soccorso, ha provocato la morte del 21enne Giovanni Vittore che, nel tentativo di evitarlo, ha perso il controllo della propria moto e, cadendo rovinosamente, ha battuto la testa sull’asfalto: nel corso dell’interrogatorio di garanzia, la Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari Rossana De Cristofaro non ha convalidato il fermo (eseguito 52 ore dopo il sinistro) e non ha applicato la misura della custodia in carcere, ritenendo insussistenti le esigenze cautelari (in particolar modo il pericolo di fuga). Milella, che risponde di omicidio stradale aggravato dalla fuga e di omissione di soccorso, è stato incastrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private che si trovano in via Gentile, luogo in cui il giovane Vittore, abbandonato a sé stesso, è stato ritrovato un bel po’ di tempo dopo da alcuni passanti, ormai esanime, con il casco ancora in testa. L’uomo, che avrebbe piccoli precedenti per reati contro il patrimonio e sarebbe già destinatario di avviso orale per reati contro la persona e la sicurezza pubblica, avrebbe confermato nell’interrogatorio quanto già ammesso agli agenti della Polizia Locale che avevano eseguito il fermo, precisando di non essersi fermato a prestare soccorso perché è stato preso dal panico e, perciò, ha perso la lucidità. Si è detto “devastato” dal proprio comportamento, perché “quel ragazzo poteva essere mio nipote, mio figlio”.
Giovanni Vittore, che frequentava la facoltà di Giurisprudenza, aveva appena vinto il concorso per entrare nell’Aeronautica Militare e a settembre sarebbe partito per il corso di addestramento.
Marina Poci
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