
Stava sistemando cartelli e segnaletica in un cantiere della tangenziale di Bologna, quando è stato travolto da un furgone: si chiamava Francesco D’Alò, aveva 60 anni ed era originario di Grottaglie, l’operaio che all’alba è morto mentre lavorava per conto della ditta ‘3s Safety’.
L’incidente è avvenuto in un orario, poco prima delle 6, durante il quale il cantiere, dopo i lavori notturni era in fase di rimozione. Il furgone ha travolto il mezzo della manutenzione e l’operaio che aveva il compito di sbandierare, quindi di segnalare l’ingombro della carreggiata.
Altri due colleghi sul posto sono stati soccorsi dal 118, in stato di choc. In quel punto la tangenziale è a due corsie, ed era libera una sola corsia per via dei lavori: dopo lo schianto, il tratto tra gli svincoli 3 e 4 zona aeroporto, verso la A14, è stato chiuso per i soccorsi e poi riaperto. Sulle cause e la dinamica procedono la Polizia stradale e la sezione specializzata dell’Ausl, coordinati dalla PM di turno Francesca Rago.
Francesco D’Alò era sposato e aveva due figlie, di 27 e 21 anni.
“Apprendiamo con profonda tristezza – commenta il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò – la notizia della tragica scomparsa di Francesco D’Alò, operaio originario della nostra terra. A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di Grottaglie, esprimo il più sentito cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Francesco, ai suoi cari, ai colleghi e a quanti gli volevano bene. La sua morte – aggiunge il primo cittadino – ci colpisce profondamente e ci ricorda, ancora una volta, quanto sia urgente garantire condizioni di sicurezza adeguate per tutti i lavoratori, in particolare per coloro che operano in contesti ad alto rischio come i cantieri stradali”.
(foto da la Repubblica)