
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane e i militari del Gruppo Guardia di Finanza di Brindisi hanno sequestro 24.400 prodotti contraffatti per violazione degli artt. 474 e 517 del Codice Penale (Contraffazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci), che, se immessi sul mercato, avrebbero generato profitti per oltre 1,8 milioni di euro in danno all’economia legale, oltre a un pericolo per la sicurezza dei cittadini.
L’operazione rientra in un servizio di controllo delle merci e dei passeggeri in arrivo presso lo scalo portuale brindisino e ha interessato un carico di merce contraffatta proveniente dalla Grecia. Nello specifico è stata riscontrata una serie di irregolarità documentali riferite al carico trasportato così i finanzieri e i funzionari doganali hanno dato seguito ad una approfondita ispezione del mezzo, disponendone l’integrale svuotamento.
Sono stati rinvenuti 24.400 prodotti tra articoli elettronici, console da gioco e asciugacapelli riferibili a noti marchi del settore, nonché, in particolare, smartwatch, auricolari e cuffie riproducenti loghi e design riconducibili al brand “Apple”.
Al fine di verificare l’autenticità della merce, caratterizzata da prodotti aventi design, forme e segni distintivi perfettamente sovrapponibili agli originali, è stato richiesto l’intervento dei periti tecnici delle aziende titolari dei marchi che ne hanno confermato la contraffazione.
Peraltro i prodotti riportavano anche il marchio “Ce”, ovvero quello che attesta il rispetto di una serie di requisiti di conformità ed apponibile da parte dal produttore dei beni soltanto dopo aver sottoposto gli stessi a scrupolosi test. Ovviamente, essendo tali prodotti contraffatti, anche il marchio “Ce” quindi risultava illecitamente riprodotto sugli stessi, ciò allo scopo di trarre completamente in inganno i consumatori italiani.