Quaranta secchi di plastica pieni oloturie sono stati sequestrati dalla Capitaneria di Porto di Brindisi all’interno di un semirimorchio di una ditta di trasporti, in attesa di essere spedite in Bulgaria.
Per tale violazione, l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro amministrativo e al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa che prevede un importo massimo di 4.500 euro.
Al termine delle operazioni le oloturie, poiché ancora in stato vitale, sono state rigettate in mare e restituite al proprio habitat naturale, a seguito di indicazioni ricevute da parte del servizio veterinario dell’Asl intervenuta sul posto.
Le oloturie, meglio note come cetrioli di mare, sono al centro di una indiscriminata commercializzazione clandestina. La loro pesca indiscriminata, particolarmente redditizia, trae origine dall’ingente richiesta sui mercati orientali, sia per finalità cosmetiche che alimentari, costituendo un piatto ricercato della gastronomia locale.