Dopo il video anonimo del furgone estratto dall’antifurto satellitare di un’automobile e inviato alla famiglia a seguito della richiesta di collaborazione della Prefettura di Modena, nuovi piccoli tasselli si aggiungono al misterioso puzzle della scomparsa di Salvatore Legari, l’imprenditore edile 54enne originario di San Pancrazio Salentino, ma da oltre vent’anni residente tra Bologna e Modena, scomparso il 13 luglio scorso da Lesignana, dove si era recato per riscuotere il compenso di alcuni lavori di efficientamento energetico svolti in una villetta (il cui proprietario è attualmente l’unico indagato, con l’ipotesi di reato di sequestro di persona).
Questa volta sono le dichiarazioni rese da Salvatore Milella, avvocato del figlio Nicolas, a Il Resto del Carlino ad arricchire di particolari la vicenda. Secondo quanto affermato dal legale, la mattina della scomparsa Legari aveva incontrato a Campogalliano due collaboratori della ditta edile che gestiva con il socio rumeno Doru, che avevano effettuato per lui alcuni lavori di posa per i quali non erano ancora stati pagati. Sembra che queste persone, nei giorni successivi alla scomparsa, abbiano ripetutamente provato a contattare il figlio.
Una volta incassato il compenso per i lavori effettuati a Lesignana, avrebbe dovuto dividerlo con Doru e poi raggiungere il figlio a Reggio Emilia.
Al momento, gli unici passaggi che appaiono certi sono l’arrivo di Legari a Lesignana, circostanza che avrebbe confermato al telefono ad un’amica e a Doru stesso, e lo spostamento del suo furgone (guidato da non si sa chi) da Lesignana a Sassuolo, dove è stato ritrovato nei pressi del fiume Secchia.
Ulteriori perplessità sono state sollevate dall’avvocato Milella circa il telefono dell’imprenditore, dal quale è stato inviato alla compagna il famoso sms preimpostato con la frase “sto arrivando” intorno alle 20 del giorno della scomparsa. Sembra che il numero, irraggiungibile dal 14 luglio, risulti adesso addirittura inesistente, la qual cosa lascerebbe presupporre che qualcuno abbia disattivato la scheda.
Al momento le indagini, per quanto consta, sarebbero concentrate sul 37enne di Lesignana debitore di Legari, nella cui villa si è scavato a settembre. All’uomo sono stati sequestrati dispositivi elettronici personali (telefono cellulare computer e tablet) sui quali il perito nominato dalla Procura di Modena sta svolgendo gli accertamenti informatici.
Marina Poci