Caso Legari, l’indagato al giornalista: “Sparisci o prendo il fucile”

Particolari inquietanti emergono sulla personalità del 37enne Alex Oliva, indagato per la sparizione dell’imprenditore edile 54enne Salvatore Legari, originario di San Pancrazio Salentino e scomparso il 13 luglio scorso da Lesignana, dove si era recato a riscuotere il compenso per i lavori di efficientamento energetico effettuati proprio nella villetta di proprietà dell’uomo (che gli doveva una ingente somma di denaro). Durante la puntata di ieri sera della trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto?, è stato mostrato un filmato nel quale l’indagato, incalzato dall’inviato Vittorio Romano con domande relative a Legari, è esploso in un accesso di rabbia, rivolgendosi con frasi volgari al giornalista e urlandogli contro minacce inequivocabili: “Fuori di casa, adesso vado a prendere il fucile” e ancora “Se vi trovo qua, la macchina ve la prendo e la infilo dentro un fosso”. Oliva, secondo quanto sostenuto dall’inviato, non sarebbe nuovo a episodi di violenza: per evitare il pagamento di un debito, l’anno scorso avrebbe aggredito a pugni un altro imprenditore, che lo ha poi denunciato.
Nel corso della diretta è poi emerso che un collaboratore di Legari, rintracciato in uno dei cantieri gestiti dalla sua impresa edile, ha dichiarato all’inviato della trasmissione che Salvatore aveva molti debiti, in special modo nei confronti di due suoi operai, fratelli, pugliesi come lui: questi due uomini potrebbero essere i soggetti, già individuati dalle forze dell’ordine, che nei giorni successivi alla scomparsa di Legari avevano insistentemente provato a contattare il figlio Nicolas chiedendo notizie dell’imprenditore. Nicolas stesso ha riferito ai Carabinieri che in una telefonata con la ex moglie Salvatore si era lasciato scappare di essere preoccupato, in quanto avrebbe dovuto assolutamente saldare un debito, altrimenti i suoi creditori sarebbero passati alle minacce. I due uomini in questione avevano già incontrato Legari nella mattinata del 13 luglio e avrebbero dovuto rivederlo la sera stessa, per ricevere le loro somme, una volta che Legari fosse stato pagato da Oliva.
L’inviato di Chi l’ha visto? ha poi scoperto la presenza di una telecamera che insiste sulla facciata di un condominio di Sassuolo prospiciente sulla strada che porta allo sterrato nei pressi del quale è stato rinvenuto, quasi due settimane dopo la scomparsa dell’imprenditore, il furgone dell’uomo. Trattandosi dell’unica via di accesso allo sterrato, quella telecamera ha certamente catturato l’immagine del mezzo di proprietà di Salvatore: qualora il filmato fosse nitido, pertanto, potrebbe dare indicazioni su chi fosse alla guida. Soltanto dopo che l’amministratore del condominio è stato contattato dalla trasmissione televisiva che chiedeva di poter visionare quanto registrato a partire dal 13 luglio, i Carabinieri di Modena sono intervenuti, entrando in possesso delle riprese delle quali, sorprendentemente, in precedenza avevano ignorato l’esistenza.
Allo stato, la Procura di Modena ha disposto due specifiche attività di indagine: una perizia tecnico-informatica sui dispositivi elettronici in uso all’indagato (tablet, personal computer e telefono cellulare), nonché accertamenti tecnici irripetibili su alcuni oggetti trovati nel furgone dell’imprenditore (auricolari bluetooth, matita e agenda).
Nello studio televisivo erano ieri presenti le tre sorelle di Salvatore Legari, Nunzia, Floriana e Valentina, che, lamentando la chiusura e l’indifferenza di molti rispetto alla tragedia vissuta dalla famiglia, ancora una volta hanno rivolto un appello alla collaborazione nei confronti di chiunque sia in possesso di informazioni utili alle indagini.
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Marina Poci