Cassette di sicurezza svaligiate a Ostuni, erano assicurate per 2.500 euro

Oltre al danno, la beffa: potrebbe essere di appena 2.500 euro ciascuno il risarcimento assicurativo per i circa quaranta clienti della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni lei cui cassette di sicurezza sono state ripulite dai ladri domenica scorsa. Ammonterebbe a tanto infatti la polizza assicurativa sottoscritta dall’istituto di credito. Una somma senza dubbio inferiore al valore del denaro e degli oggetti preziosi e di qualsiasi altro bene che, nella massima segretezza garantita dalle cassette di sicurezza, i clienti avevano affidato alla banca ritenendoli al sicuro più che nelle loro abitazioni. I derubati hanno già fatto pervenire alla banca, attraverso i loro legali, richieste di chiarimento in questo senso.
Per questo motivo non è quantificabile, e probabilmente mai lo sarà, il bottino reale del clamoroso furto portato a termine nell’istituto di credito nel cuore della Città bianca nel primo pomeriggio di domenica.
Sul fronte investigativo, gli agenti del commissariato di polizia di Ostuni e della Squadra mobile di Brindisi sono al lavoro per cercare di individuare la banda, sicuramente di professionisti, che è riuscita a penetrare nella banca praticando un foro nel muro dell’attiguo istituto scolastico privato e che poi, pur non riuscendo a forzare il caveau, ha ripiegato sulle cassette di sicurezza aprendole con un piede di porco.
I ladri hanno oscurato alcune telecamere di videosorveglianza interne alla banca, ma gli investigatori stanno acquisendo i filmati di quelle sterne nel raggio di alcune centinaia di metri e poi allargando il raggio d’azione a quelle più lontane. Perché la banda, fuggendo dallo stesso buco dal quale era entrata, si è allontanata poi nella zona della villa comunale.
Da chiarire anche il numero dei ladri: almeno due, con il volto coperto, quelli che hanno agito all’interno, ma di sicuro c’era almeno un complice ad attenderli in auto e forze un palo all’esterno.