Ceglie Messapica, sequestrati datteri di mare e pesce non tracciabile: denunciato ristoratore

Presso una nota attività di ristorazione di Ceglie Messapica, il personale della Sezione Unità e Mezzi Navali di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi – Guardia Costiera, ha rinvenuto all’interno di celle frigo una consistente quantità di datteri di mare (nome scientifico: Lithophaga lithophaga), occultata in un contenitore in plastica, e di prodotto ittico vario sprovvisto di documentazione attestante la tracciabilità. I datteri di mare, sono stati sottoposti a sequestro penale e distrutti e il trasgressore, titolare e legale rappresentante dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione del Regolamento CE n. 1967/2006, che vieta di “detenere, consumare, commerciare e pescare dattero di mare”.
Inoltre, per la mancata tracciabilità del prodotto ittico, al titolare è stata comminata una sanzione pari a 1.500,00 euro per aver violato gli obblighi previsti dalle pertinenti normative europee e nazionali vigenti in materia di etichettatura e tracciabilità, nonché gli obblighi relativi alle corrette informazioni, relativamente a tutte le partite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, in ogni fase della produzione, della
trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio. In particolare, l’uomo, nel caso concreto, non è stato in grado di dimostrare, attraverso documenti probatori (fatture/bolle etc.) la provenienza dei sottonotati prodotti ittici custoditi all’interno dell’attività commerciale per la somministrazione al pubblico.
Contestualmente il prodotto ittico privo di documentazione attestante la tracciabilità è stato posto sotto sequestro e donato a struttura caritatevole del luogo previa ispezione sul posto da parte del veterinario di turno del SIAV-B dell’ASL di Brindisi che ne ha certificato l’idoneità al consumo.