Si è costituito spontaneamente in carcere poche ore dopo che la sentenza di condanna definitiva a otto anni di reclusione per violenza sessuale su un chierichetto di undici anni: Francesco Caramia, mesagnese, ex parroco della chiesa di San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano di Brindisi, è stato riconosciuto colpevole anche dalla Corte di Cassazione che ha confermato le sentenze emesse in primo e in secondo grado.
Il 48enne ex sacerdote, che fu a lungo anche segretario dell’arcivescovo Rocco Talucci, venne arrestato nel 2016 per fatti avvenuti tra il 2008 e il 2009 quando la vittima aveva soltanto otto anni. A denunciare il caso fu all’epoca il pediatra cui il ragazzino aveva raccontato ciò che gli era accaduto alcuni anni prima. Successivamente fu la stessa vittima a confermare il racconto durante un drammatico incidente probatorio.
Le violenze avvenivano un paio di volte alla settimana, dopo le lezioni di catechismo. Il ragazzino, che quando fu ascoltato aveva 16 anni, ricordò che il parroco lo aveva minacciato che se avesse rivelato ciò che avveniva in sacrestia avrebbe fatto perdere il posto di lavoro al padre e fatto separare i genitori.
Dopo un periodo di detenzione in carcere e poi ai domiciliari, Caramia era tornato libero in attesa della sentenza definitiva. Qualche tempo fa aveva dato le dimissioni dal sacerdozio.