Si celebrerà il prossimo 5 marzo dinnanzi al magistrato Vittorio Testi l’udienza preliminare del procedimento a carico di Angelo Bellanova, il 57enne cegliese che depose il corpo dell’anziana madre, Maria Prudenza Bellanova, morta per cause naturali, nel congelatore della villetta di famiglia in cui entrambi risiedevano, in contrada Galante-Minsella-Nisi a Ceglie Messapica.
Bellanova risponde di occultamento di cadavere (l’autopsia accertò che la signora era morta, circa nove mesi prima del ritrovamento, di cause naturali) e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (avrebbe infatti continuato a incassare la pensione della madre, con l’indennità di accompagnamento, anche dopo il decesso di quest’ultima).
L’INPS, indicato come parte offesa nella richiesta di rinvio a giudizio, potrà costituirsi parte civile qualora a seguito dell’udienza preliminare sia disposto dal GUP il rinvio a giudizio: il danno patito dall’Istituto ammonterebbe a più di 11mila euro.
Il cadavere di Maria Prudenza Bellanova fu scoperto dai Carabinieri a seguito di una segnalazione il 22 novembre del 2022: il figlio, che diede indicazioni su dove esattamente lo aveva nascosto, in quella occasione dichiarò di non avere denunciato la morte della donna, asseritamente avvenuta pochi giorni prima della scoperta, perché era molto legato alla madre ed incapace di separarsene.
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