La pandemia di coronavirus «ha reso i più deboli ancora più deboli» e «ha influito sulla quotidianità di tutti, ma soprattutto su quella dei più giovani: bambini e adolescenti non vanno a scuola, i nuclei familiari sono isolati e si confrontano, ogni giorno con nuove sfide a causa dell’insicurezza, dell’angoscia, della riorganizzazione delle abitudini, della situazione surreale, dei conflitti relazionali e dello stress provocato dalla promiscuità». È quanto scrive il Garante regionale pugliese per i minori, Ludovico Abbaticchio, in una ideale «letterina» a Babbo Natale. «Abbiamo rilevato – dice – un aumento dei casi di trascuratezza e di abusi sessuali a causa dei conflitti domestici esacerbati dal confinamento, dall’insicurezza, dall’isolamento sociale e dalla carenza di sorveglianza sociale. La convivenza in spazi ristretti può scatenare situazioni di stress che le famiglie difficilmente riescono a gestire. Nell’emergenza che stiamo vivendo, la violenza assistita, il cyberbullismo e gli abusi online sono rischi supplementari ai quali è esposta l’infanzia». Secondo il Garante, in questo momento «i bambini sono i più esposti e vulnerabili, si sentono sopraffatti, insicuri e abbandonati a sé stessi. I loro diritti alla protezione e all’integrità sono minacciati». «Eppure – rileva – la spesa sociale in Italia, rispetto alla media europea, è stata la prima voce ad essere ridimensionata come spesa pubblica quando, al contrario, avrebbe dovuto essere rafforzata». «Vanno incrementare i servizi alle persone – conclude – le famiglie e le persone di minore età non devono più essere lasciate sole nelle loro fragilità sociali ed economiche».