Damiano Tasco, quando una foto diventa storia

di Giovanni Membola per il7 Magazine

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Le sue foto hanno lo stesso valore di tanti libri di storia moderna. Attimi fissati su pellicola e su supporti digitali che hanno segnato un’epoca, un prezioso patrimonio fotografico firmato da Damiano Tasco che in molti casi ha fatto il giro del mondo, raccontando meglio di mille parole oltre mezzo secolo di cronaca e di sport. Dal matrimonio di Albano Carrisi e Romina Power all’ampio reportage sull’arrivo a Brindisi delle migliaia di albanesi durante l’esodo nel ’91, tanti momenti speciali ricchi di emozioni uniche e straordinarie, catturati con implacabile realismo in uno stile inconfondibile e mai invasivo.
Aveva solo otto anni quando entrò per la prima volta nel prestigioso laboratorio fotografico di Vito Piazzola su viale Commenda, si trovò a sostituire il fratello gemello Cosimo che aveva rinunciato a questo impegno, non era un mestiere per lui. Qui c’è rimasto per circa vent’anni, apprendendo le diverse tecniche dell’arte fotografica e imparando sin da subito a sviluppare e a stampare le pellicole in bianco e nero. “Ricordo ancora le tante ore trascorse nella fioca luce della camera oscura – ci riferisce ancora coinvolto emotivamente da quei momenti ormai lontani – mescolavo e diluivo i reagenti come un piccolo chimico, tenevo le mani nel liquido della bacinella e aspettavo con pazienza di vedere l’immagine prendere forma, sembrava una magia. Sviluppare la pellicola, stampare su carta e utilizzare l’ingranditore mi trasmetteva una sensazione indescrivibile. Lì dentro capii che avrei fatto il fotografo per tutta la vita”.

Vito Piazzolla è stato il suo grande maestro, anche di vita. Gli ha trasmesso i principali segreti, le tecniche e le sensibilità del linguaggio fotografico, insegnamenti utili ad affermarsi, sin da giovanissimo, in questo mestiere. La riconoscenza non è mai mancata, ancora oggi Damiano lo va a trovare, insieme parlano del loro lavoro e di quegli anni indimenticabili.
Le sue prime esperienze con il mondo del basket risalgono alla prima metà degli anni ‘70, un amore che continua da diversi anni come fotografo ufficiale della prima squadra cittadina. E proprio questo sport a dargli grandissime soddisfazioni, la sua foto più bella e significativa è quella del “piccolo” Checco Fischetto al centro dell’area pitturata circondato dai “giganti” dell’Olimpia Milano, divenuta a tutti gli effetti il manifesto della pallacanestro brindisina. Ha inoltre seguito il calcio professionistico e gli sport minori, riuscendo a fermare gli istanti più entusiasmanti di ogni disciplina. Suoi gli scatti più ambiti delle regate veliche partite dal porto di Brindisi, non sono mai mancate tante suggestive immagini dedicate al pubblico nelle quali appare la spontaneità e il coinvolgimento attivo all’evento sportivo.
Ha inoltre documentato il passaggio da Brindisi di tanti, tantissimi personaggi famosi, come Sofia Loren con Gerard Depardieu, Gianni Morandi, Lucio Dalla e Massimo Ranieri, giusto per citarne alcuni. Il ricordo più prezioso è però legato alla visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, avvenuta nel marzo 1980: “non dimenticherò mai quando il Capo dello Stato accettò di farsi avvicinare e fotografare da me e da un altro fotografo, trasgredendo il rigido cerimoniale”.

Damiano Tasco con il figlio Vincenzo

Poi finalmente la grande svolta. Il 10 gennaio del 1983 inaugura uno studio fotografico tutto suo in piazza Sapri, nel cuore del rione Santa Chiara di Brindisi. A tagliare il nastro c’è ovviamente uno dei più amati giocatori di basket di sempre, quel Claudio Malagoli – accompagnato dalla moglie – che gli sportivi non hanno mai dimenticato. È un evento che richiama una folta partecipazione di gente, c’è praticamente tutto il mondo sportivo locale, tanti colleghi e numerosissimi amici. Damiano a distanza di quarant’anni è sempre lì, il negozio è rimasto praticamente lo stesso e le persone continuano ad entrare con la stessa frequenza di sempre. Tutti gli corrispondono l’affetto che merita, perché lui e il suo staff sono sempre pronti ad accontentare ogni richiesta e a dare semplici consigli. La gente ci torna volentieri, come nel passato, quando le richieste erano focalizzate principalmente sulla stampa dei rullini, oggi invece chiedono di mettere su carta le foto digitali, realizzare una fototessera o per prenotare un servizio matrimoniale. “Ho iniziato a fotografare le cerimonie quando avevo tredici anni e continuo a farlo con la stessa passione di sempre. Cerco di immortalare tutta la felicità e l’emozione di quei momenti, ma anche di valorizzare la bellezza della coppia raccogliendo i dettagli che possono rendere quel giorno unico e indimenticabile”.
Una volta vi furono persino dieci matrimoni da seguire in un solo giorno, riuscì ad organizzarsi con i suoi più fidati collaboratori per garantire un servizio efficace e completo. Da qualche anno al fianco di Damiano c’è il figlio Vincenzo, un ragazzo di talento che si è reso protagonista di importanti reportage fotografici di grande effetto e successo. Il suo occhio curioso, sensibile e attento ha un grande potenziale narrativo, le sue foto emanano una particolare forza dinamica perché riescono a catturare i sentimenti, soprattutto quello dei più giovani.

La carriera professionale di Damiano è costellata di successi e di immagini memorabili, milioni di scatti che hanno influenzato intere generazioni per la loro forza innovatrice. A lui si sono ispirati tanti giovani fotografi brindisini, come Alfredo Perchinenna e Simone Rella, entrambi cresciuti nel suo studio professionale, tanti altri lo hanno seguito e talvolta ne hanno imitando le idee.
Il segreto è stato quello di sapersi evolvere nel tempo, seguendo le tecnologie digitali che nel giro di pochi anni hanno soppiantato (purtroppo!) la pellicola fotografica. Ma era importante restare al passo con i tempi e non lasciarsi sconfiggere dal progresso, altrimenti si rischiava seriamente di chiudere. Un cambiamento reso possibile soprattutto grazie al decisivo supporto di suo fratello Sergio e del figlio Vincenzo.
Allo stesso modo è proseguita la preziosa collaborazione con importanti agenzie e testate giornalistiche nazionali e locali, come Fotogramma, Ciamillo-Castoria, Correre della Sera, Corriere del Mezzogiorno e TreZeroCinque. Il ruolo del fotogiornalista, infatti, è determinante nel mondo della comunicazione contemporanea e dell’informazione mediatica, dove si richiede chiare e mature competenze professionali utili per offrire al lettore una narrazione visiva completa e corretta.

Il negozio di piazza Sapri continua ad essere il punto d’incontro per molti appassionati di fotografia, ma anche di sportivi e semplici clienti; nell’ampia e moderna sala da posa, uno spazio attrezzato per casting e book fotografici di ogni tipo, si organizzano workshop professionali di ogni tipo. Quest’anno allo Studio Tasco è stato riconosciuto dalla Regione Puglia il titolo di “Bottega Artigiana Storica e di Tradizione”, un premio che si aggiunge a tanti altri e che ripaga gli oltre cinquant’anni di forte impegno e grande professionalità, portati avanti con la medesima passione e immutato entusiasmo.
Damiano però non si è mai “montato la testa”, continua ad essere la persona di sempre, brillante, solare e pronto alla battuta o allo sfottò. Tutti gli siamo riconoscenti poiché, grazie ai suoi scatti, ha permesso al tempo di fermarsi e di appartenerci ancora.

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