Di Palmo, scarpe a Brindisi da oltre mezzo secolo

di Giovanni Membola

Cinquantacinque anni sono un bel traguardo, ma rappresentano anche un punto di partenza. L’obiettivo è guardare sempre avanti, verso il futuro, con la passione per le cose fatte bene. Pasquale Di Palmo lo scorso 17 aprile ha festeggiato l’anniversario “ufficiale” di inizio attività nel mondo del commercio al dettaglio di calzature. All’interno del suo negozio di viale Commenda, ha celebrato l’importante ricorrenza circondato dall’affetto sincero di tanti amici e parenti.
Una lunga esperienza lavorativa iniziata in realtà tanto tempo prima. Era il 1951 quando cominciò a vendere scarpe sulle bancarelle di piazza Mercato, sono quindi più di settant’anni che si prende cura della salute dei piedi dei suoi clienti consigliando calzature di qualità, le più adeguate ad ogni stile di vita e per prevenire problemi e patologie. Non avrebbe potuto fare di meglio.

Pasqualino, com’è conosciuto in maniera confidenziale, con volontà e tanta gavetta si è avviato alla professione grazie agli insegnamenti dei fratelli Desiati, storici commercianti del settore: con Cosimo ogni mattina apriva una bancarella su via Paolo Sarpi – la strada a lato delle scuole elementari femminili – afferente alla vicina piazza mercato. Nel pomeriggio invece continuava a fare pratica nella vendita nel noto negozio di Antonio, su via Ferrante Fornari. “È stata per me una vocazione, sono stato attratto ed ho amato questo bellissimo mestiere sin da subito – racconta trattenendo a stento l’emozione – non mi pesava alzarmi la mattina quando era ancora buio per allestire il tutto e continuare quasi senza sosta sino a sera”.


Fu il padre a chiedere ai due celebri negozianti di insegnare l’arte al piccolo Pasquale, che a soli sette anni lasciò la scuola per dedicarsi anima e corpo all’attività. “A quei tempi funzionava così, ho completato il percorso d’istruzione diversi anni dopo. Era necessario presentare un titolo di studio per richiedere la licenza di commercio al pubblico”. Un lungo apprendistato al fianco di grandi maestri e veri professionisti del settore che gli hanno permesso di carpire tanti utili segreti da mettere in pratica sul campo, ogni giorno. Ha continuato a collaborare nella storica bottega di Antonio Desiati, nelle ore pomeridiane e ogni domenica mattina, anche dopo che aveva aperto la sua prima baracca ambulante di scarpe: “ero appena sedicenne, è stato possibile grazie all’autorizzazione alla vendita intestata a mia madre – precisa attento – in quanto la licenza commerciale si poteva ottenere solo dopo aver compiuto i ventun anni, ossia alla maggiore età”.
Nei primi anni Settanta vide finalmente realizzato il sogno di sempre: aprire un negozio tutto suo. Il locale era in via Imperatore Augusto 44, alla Commenda, proprio dov’è adesso la gioielleria Cisternino. Quando gli attuali proprietari decisero di demolire i vecchi fabbricati per realizzare la nuova struttura, l’esercizio commerciale di Pasquale si trasferì nell’odierna sede di viale Commenda 102.

Ogni mattina al negozio ci pensava la moglie Anna Semeraro, mentre lui, sino a sette-otto anni fa, ha continuato a proporre la sua merce nei mercati di Brindisi, San Vito, Carovigno, Mesagne, Latiano e Ostuni: alle prime ore del giorno caricava nel furgone la merce e si recava nelle aree pubbliche mercatali destinate ai venditori ambulanti. Si è sempre trovato a proprio agio in quelle strade affollate, caratterizzate dalla vivacità della gente, tra colori, voci e sorrisi. Poi di pomeriggio tornava sempre lì, nel suo “regno” nel cuore del rione Commenda, dove era facile trovarlo anche la domenica e nella festività.
Pasquale Di Palmo è riconosciuto da tutti come un gran lavoratore, un commerciante tenace ma soprattutto onesto, sempre attento all’originalità dei prodotti. Nel 2006 gli è stato conferito il meritato attestato di “Maestro del Commercio”. Il suo punto vendita è ancor’oggi identificato come “Balducci”, poiché l’insegna riporta fedelmente il famoso brand italiano specializzato in calzature per bambini, di cui è stato per anni il rivenditore esclusivo. “Nel negozio proponiamo unicamente scarpe durevoli, caratterizzate da un alto livello di qualità e apprezzate per il confort della calzata e la comodità – afferma con una punta di orgoglio – trattiamo marchi selezionati e prestigiosi, come Primigi, Chicco, Zenith, Magli, Borri, Melluso e altri ancora, offrendo collezioni eleganti, classici, casual e sportivi per donna, uomo e bambino in un giusto equilibrio nel rapporto qualità prezzo. Serviamo da decenni una clientela importante, affezionata, tutti sanno di poter contare sulla nostra professionalità e il riguardo, non li abbiamo mai delusi”.

In tutti questi anni il negozio si è sempre distinto non solo per la gestione cordiale ed efficiente, ma soprattutto per una visione aperta alle nuove tendenze nella scelta delle linee da proporre ai vecchi e ai nuovi clienti. Una strategia vincente, sempre al passo con i cambiamenti della moda, senza mai eccedere.
Pasquale ha vissuto in prima persona le repentine trasformazioni che hanno interessato il mondo della compravendita, affrontando con determinazione le continue sfide di un settore che nel tempo ha perso la sua centralità a favore della grande distribuzione organizzata e delle piattaforme online. È stato il volto e l’anima di un commercio di vicinato fatto di capacità relazionali e rapporti umani, utile a soddisfare bisogni e gusti di ognuno. Una attività avviata negli anni del boom economico, quando proliferavano tanti piccoli negozi.

“Adesso la realtà è completamente diversa – conferma – nonostante tutto noi continuiamo a lavorare bene grazie principalmente alla clientela fidelizzata. Da alcuni anni è decisamente diminuito il numero di clienti che entra nel negozio per farsi consigliare nella scelta della calzatura adatta alla propria personalità. Di conseguenza abbiamo dovuto rinunciare alla collaborazione di due e talvolta tre commesse, come avveniva in passato. Bastiamo io e mia moglie”.
Il sig. Di Palmo ogni mattina continua ad alzare quella saracinesca su viale Commenda con lo stesso immancabile impegno e dedizione di sempre. Ammette infatti di avere il mestiere nel sangue: “se mi dovessero fare una trasfusione, sanno già di cosa ho bisogno”, dice con ironia. Con la sua lunga esperienza ha scritto una pagina importante della storia del commercio brindisino, quella apprezzata per i valori di una volta, sempre più difficili da riscontrane al giorno d’oggi.