Dimesso dal Fazzi di Lecce con dolori al petto, muore a casa il giorno dopo: aperta inchiesta

La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un’inchiesta per la morte di Giuseppe Greco, 40 anni, campione di pesca sportiva, avvenuta martedì 20 maggio nella sua abitazione di Borgagne: l’uomo si era recato la sera precedente al Pronto Soccorso dell’ospedale Vito Fazzi lamentando forti dolori al petto e, dopo una serie di accertamenti, era stato dimesso con l’indicazione di tornare per un controllo dopo una decina di giorni. Tuttavia, il giorno successivo ha avuto un malore, probabilmente un attacco di cuore, che non gli ha lasciato scampo.
Greco, campione di pesca sportiva estremamente noto tra i cultori della specialità anche oltre i confini regionali, era in ottime condizioni di salute e viene descritto da famigliari e conoscenti come una persona gioviale e generosa, non incline alla facile lamentela.
A chiedere di fare luce su quanto accaduto in Pronto Soccorso e di stabilire se sia effettivamente stato fatto tutto secondo protocollo, è stata la compagna, che nei giorni successivi ha sporto denuncia presso la Caserma dei Carabinieri di Melendugno.
L’ipotesi di reato per la quale si procede è quella di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario: La Procura salentina ha disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo, incaricando il medico legale Alberto Tortorella, mentre sono state sequestrate le cartelle cliniche, che con ogni probabilità saranno oggetto di ulteriore perizia.
I funerali, già fissati per lo scorso mercoledì, sono stati bloccati dalla denuncia della famiglia.
Marina Poci