“Dobbiamo riaprire le scuole” in Puglia: ma ancora nessun dietrofront

“Ora dobbiamo riaprire le scuole” in Puglia. Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, a Radio 1 poco dopo la diffusione del Dpcm che dispone la differenziazione per aree del territorio italiano e che contiene misure restrittive più rigide per affrontare l’emergenza Covid.
Resta però avvolta da molti dubbi la sua affermazione, alla quale non è seguito (fino a questo momento) nessun provvedimento formale.
La situazione è la seguente. Il governo ha disposto unicamente la chiusura delle superiori, con didattica a distanza, per tutto il territorio nazionale. Solo nelle zone rosse, quelle in cui vi sono indici di contagio molto elevati, il blocco si estende anche alle seconde e terze medie. In Puglia vige un’ordinanza emanata nei giorni scorsi dal governatore, Michele Emiliano, che ha lasciato aperti solo gli asili e che “scadrà” il 24 novembre. La regione dovrebbe essere catalogata, stando alle ipotesi, come zona a medio rischio (arancione).
I provvedimenti nazionali invece entreranno in vigore il 5 novembre e dureranno fino al 3 dicembre.
La questione più importante è comprendere se l’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri conferisca ancora autonomia alle Regioni nell’assumere decisioni più severe di quelle centrali.  Qualora così fosse, allora Emiliano non si ritroverebbe a dover fare dietrofront prima del termine ultimo della sua ordinanza di stop all’istruzione in presenza.
Diversamente, invece, già nelle prossime ore potrebbero riaprirsi cancelli di medie ed elementari.
«Noi siamo ancora convinti – ha spiegato Lopalco – che le scuole siano un fortissimo volano di circolazione del virus, c’è anche da dire che se subentra un lockdown, allora effettivamente all’interno delle scuole si riducono un po’ le possibilità di contagio».

Aggiornamento. I sindacati chiedono chiarimenti. 

I sindacati pugliesi FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams chiedono un incontro urgente al presidente della Regione, Michele Emiliano, e all’Ufficio scolastico regionale la convocazione del tavolo permanente. In una nota, preso atto dell’ultimo Dpcm sull’apertura delle scuole primaria e secondaria di primo grado anche nelle zone rosse e tenuto conto dell’ordinanza della Regione Puglia che nei giorni scorsi ne ha disposto la chiusura e «che crea evidentemente difficoltà interpretative», chiedono «che sia convocato ad horas con estrema urgenza, un incontro per condividere con immediatezza eventuali nuove disposizioni riguardanti il funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Puglia a partire da domani».



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