Era originaria di Molfetta anche se da anni residente a Treviso (dove si era trasferita per studiare e poi lavorare) e si chiamava Vincenza Saracino, la donna uccisa con due coltellate, al collo ed alla mandibola, il cui corpo è stato rinvenuto mercoledì 3 luglio in una fabbrica dismessa tra Treviso e Preganziol.
Il giorno precedente il marito ne aveva denunciato la scomparsa.
Prima di far perdere le proprie tracce, la vittima, che gestiva un sexy shop con il coniuge, era stata vista in un supermercato e poi in una tabaccheria. In entrambi i posti si era recata con la sua bicicletta elettrica, poi rinvenuta a pochi metri dal cadavere, insieme alla borsa, al cellulare e ad alcune buste contenenti la spesa fatta poco prima (circostanza che indurrebbe ad escludere la rapina).
Il marito è stato ascoltato diverse volte dagli inquirenti, ma allo stato non risulta indagato.
Marina Poci
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