Villa Castelli (BR): litiga con il convivente e si chiude in casa con il figlioletto di 3 anni. Scatta l’allarme per una presunta fuga di gas. Interviene un Maresciallo dei Carabinieri specializzato nella negoziazione in situazioni di crisi. Risolta la situazione nel volgere di un’ora e mezzo.
Erano passate da poco le 15 di domenica scorsa 22 aprile quando una 30enne bracciante agricola di Villa Castelli si è barricata nella propria villetta con il figlioletto di 3 anni dopo un violento ed acceso alterco con il convivente, anch’egli bracciante agricolo, nella circostanza cacciato di casa.
A dare l’allarme ai Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, che intervengono immediatamente sul posto, il padre della donna avvertito dal convivente della figlia, il quale ha aggiunto che la figlia avrebbe riferito di aver aperto il gas della cucina per “sbattere fuori di casa “ il compagno.
Per un momento si è temuto il peggio e si sono vissuti attimi di tensione perché per circa 10 minuti nessuno rispondeva alla porta, fino a quando il piccolo ha iniziato a piangere, facendo capire agli operanti che era in vita.
A questo punto, è stato dato inizio all’applicazione del protocollo d’intervento di “negoziazione operativa”: è stata fatta sgomberare l’area vicina all’abitazione e le strade attigue ove si erano raccolti capannelli di persone attirate dalla vicenda, isolando e mettendo in sicurezza l’edificio con l’aiuto di una squadra dei Vigili del Fuoco di Francavilla Fontana e da personale del 118.
E’ iniziata così l’attività tecnica da parte del maresciallo negoziatore, sottufficiale effettivo al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi,
Il sottufficiale, ha convinto la donna ad aprirgli la porta di casa, permettendo l’ingresso nell’abitazione. Madre e figlio stanno bene.