Stavolta gli uomini in divisa che si sono presentati a casa sua erano veri e non attori di Mudù: erano finanzieri che gli hanno notificato un avviso di garanzia per evasione fiscale di oltre 1,3 milioni di euro. Il comico Uccio De Santis è finito sotto inchiesta della Procura di Bari per introiti non dichiarati tra il 2012 e il 2016. Avrebbe omesso di fatturare i reali introiti delle sue serate di spettacolo: ufficialmente risultava aver percepito un cachet di un massimo di 80 euro a serata, quando ne avrebbe in realtà richiesti anche 2.500, arrivando a mettere insieme sino a tre spettacoli in un solo giorno. Ne dà notizia l’edizione di oggi della Gazzetta del Mezzogiorno.
Il fascicolo è stato aperto sulla base di una serie di accertamenti effettuati dal Nucleo di polizia tributaria di Bari. De Santis risulterebbe socio e amministratore di una cooperativa che fatturava fino a 80 euro a serata. I reali compensi – secondo gli inquirenti – sarebbero stati pagati con assegni versati sui conti correnti della moglie. In questo modo De Santis avrebbe evaso i fisco e ottenuto evidentemente vantaggi di natura contributiva.