
Si svolgeranno oggi, 25 luglio, gli interrogatori di garanzia di Sabino Casalino, fasanese di 42 anni, amministratore del condominio di Arca Nord Salento in cui la notte tra il 30 giugno e il primo luglio è morta, precipitando nel vano ascensore, la 25enne Clelia Ditano, e di Mattia Rana, 59 anni, di Martina Franca, responsabile tecnico della società omonima incaricata della manutenzione dell’impianto: ai due, indagati per omicidio colposo nel fascicolo di cui è titolare la PM Livia Orlando, i Carabinieri di Fasano nella serata dello scorso 22 luglio hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali della durata di un anno, emessa dalla Giudice per le indagini preliminari Stefania De Angelis.
Insieme a loro sono indagati per lo stesso capo di imputazione, anche se non destinatari di misure (né interdittive né restrittive della libertà personale) Paolo D’Arcangelo, 54 anni, dipendente della società Rana (persona nota ai condomini di via Piave 160 per essere l’autore dei numerosi interventi di riparazione effettuati, secondo la Procura, “non a regola d’arte”) e Maria Bisceglie, 88 anni, di Martina Franca, legale rappresentante della società Rana.
Secondo la Gip, Sabino Casalino e Mattia Rana avrebbero omesso “scientemente di effettuare le necessarie riparazioni ovvero di mettere in sicurezza l’ascensore e comunque di inibire l’uso dello stesso a fronte della più volte accertata difettosità della chiusura delle porte dei piani” e sarebbero quindi stati “consapevoli dell’enorme pericolo per l’incolumità dei condomini e di terzi e di un rischio concreto di cadute accidentali nel vuoto all’interno della rampa dell’ascensore”.
Sempre stando all’ordinanza a firma della Giudice De Angelis, non vi sarebbe documentazione in grado di dimostrare le avvenute verifiche biennali dopo il 23 gennaio 2014 e non sarebbe stata indetta alcuna riunione condominiale negli ultimi cinque anni.
Intanto, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sugli accertamenti compiuti sul cellulare della vittima: sembrerebbe che Clelia Ditano, proprio negli istanti precedenti alla caduta nel vuoto, stesse chattando con l’ex fidanzato, giunto sotto l’abitazione della ragazza per riallacciare i rapporti.
Marina Poci
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