Fasano, salme intatte dopo decenni: autorizzata l’introduzione di enzimi nelle bare

Dopo qualche titubanza, è arrivata anche l’autorizzazione del vescovo della diocesi Conversano-Monopoli, Monsignor Giuseppe Favale: vista la difficoltà di decomporsi delle salme, potrà essere inserito un cuscino di enzimi all’interno delle bare delle persone tumulate nel cimitero di Fasano.
La questione è stata posta dalle Confraternite, in particolar modo da quella dell’Assunta, dal momento che le salme incorrotte, quando vengono riesumate (cioè tra i dieci e i trent’anni dopo la morte), non possono essere collocate in un ossario e devono, per legge, restare tumulate per altri tre anni, con tutto ciò che comporta in termini di spazio, sottratto ai defunti più recenti.
L’introduzione degli enzimi nella bara dovrebbe favorire una più rapida decomposizione dei corpi.
È probabile che l’integrità delle salme, che persiste anche a distanza di molti anni, sia da imputarsi a questioni legate all’umidità del luogo e ai nuovi metodi di inumazione a chiusura stagna.
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