
Resta in carcere Luigi Quarta, l’82enne che domenica 8 giugno a Lecce ha ucciso nel sonno la moglie gravemente diabetica Amalia Quarta, di 83 anni, con un colpo di pistola alla testa: il Giudice per le indagini preliminari Stefano Sala, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato l’arresto applicando contestualmente la custodia cautelare in carcere, in luogo dei domiciliari richiesti dal PM per via dell’età avanzata, perché l’uomo non ha parenti che possano ospitarlo e un’abitazione in cui vivere, tenuto conto che la casa teatro del femminicidio è sottoposta a sequestro nell’ambito dell’inchiesta.
I Servizi Sociali che, stando a quanto asserito dall’indagato, nonostante diverse richieste, non si sarebbero attivati per alleggerirne il carico di lavoro derivante dalla cura della moglie, in queste ore stanno cercando una struttura disposta ad accoglierlo.
Nel corso della convalida, l’uomo ha confermato davanti al PM e al GIP quanto già dichiarato ai Carabinieri intervenuti nell’immediatezza dei fatti, lamentando l’insostenibilità della situazione venutasi a creare una volta che la patologia della vittima ha iniziato ad aggravarsi: Quarta ha detto che era diventato difficile convincere la signora ad assumere la terapia quotidiana, anche perché il diabete aveva purtroppo impattato sul carattere della donna, rendendola aggressiva, suscettibile e incline ai litigi.
Marina Poci