È stato accolto dalla Corte di Cassazione il ricorso per la revisione del processo presentato dall’avvocato Ladislao Massari nell’interesse di Giovanni Camassa, l’agricoltore salentino condannato in via definitiva all’ergastolo nel febbraio 2014 per l’omicidio di Angela Petrachi.
A decidere sull’ammissibilità della richiesta di revisione, basata su ulteriori indizi emersi, sarà questa volta la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, dopo due rigetti da parte della Corte d’assise d’appello di Potenza.
Angela Petrachi, 31enne di Melendugno madre di due figli piccoli, scomparve il 26 ottobre del 2002 dall’abitazione dei suoi genitori e fu ritrovata morta da un cercatore di funghi, l’8 novembre, in un bosco. Secondo quanto stabilito dal medico legale con l’autopsia, la donna era stata violentata, strangolata con i suoi slip e seviziata con un coltello. Camassa, con cui Petrachi aveva un appuntamento, l’avrebbe uccisa il pomeriggio stesso della scomparsa, nel corso di una lite degenerata.
L’uomo, assolto in primo grado per non aver commesso il fatto e condannato all’ergastolo in appello (sentenza divenuta poi definitiva nel 2014), si è sempre dichiarato innocente: sembra che la vittima frequentasse diversi uomini e che tra i profili genetici isolati sul suo corpo e sottoposti ad esami ve ne sia uno non identificato.
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