Nella mattinata di oggi, 27 maggio, su delega della Procura della Repubblica di Lecce, la Squadra Mobile della Questura di Lecce ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce ha disposto la custodia in carcere, nei confronti di un pregiudicato di 49 anni, nato a Campi Salentina e residente a Squinzano, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione illecita di arma da sparo e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.
L’uomo viene ritenuto l’autore del ferimento del militare 44enne di Campi Salentina avvenuto nelle campagne di Casalabate il 16 maggio scorso.
Il 44enne, attinto da un proiettile al collo e abbandonato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce da una persona che si diede alla fuga, fu operato e trasferito nel reparto di Rianimazione e, in un primo momento, non fu in grado di dare indicazioni utili alle indagini. Successivamente, risvegliatosi dal coma e privato del supporto del respiratore, urlò il nome del presunto responsabile.
Stando a quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, il delitto sarebbe maturato nel corso di una discussione per motivi sentimentali, causata da una relazione recentemente intrapresa dalla vittima.
Dagli accertamenti eseguiti, è emerso che il pregiudicato arrestato avrebbe esploso più colpi all’indirizzo del militare, di cui solo uno andato a segno, e che soltanto davanti alle implorazioni del ferito, avrebbe deciso di portarlo in ospedale, per poi darsi alla fuga.
I poliziotti avrebbero inoltre accertato che il 49enne, nei giorni di irreperibilità, ha potuto contare su una fitta rete di fiancheggiatori che ne hanno ostacolato le ricerche e che nella disponibilità dell’uomo vi erano utenze telefoniche intestate a prestanomi e cellulari di comodo.
Nonostante gli accorgimenti adottati, nella mattinata odierna gli agenti della Squadra Mobile di Lecce sono riusciti ad individuarlo a bordo di una moto a Torchiarolo e lo hanno arrestato.
Il pregiudicato non ha opposto resistenza e, per quanto consta, una volta condotto in Questura avrebbe confessato.
All’uomo, per il quale vige il principio di non colpevolezza sino all’ultimo grado di giudizio, sono state sequestrate due pistole.
La vittima, dopo un breve passaggio nel reparto di Chirurgia Toracica, è stata dimessa dall’ospedale.
Marina Poci