Finisce sulle chat porno vittima di fotomontaggi: indagato lo stalker sanvitese

E’ piombata in un incubo da più di un anno, da quando qualcuno ha prima diffuso fotomontaggi in cui appare il suo volto su corpi nudi su chat e siti frequentati da pervertiti, venendo contattata sui social da decine di uomini. Anche il suo fidanzato, il suo ex e le sue amiche sono stati a loro volta perseguitati via chat da quella stessa persona che chiedeva informazioni sulle sue prestazioni sessuali e proponeva giochi erotici. Una ragazza di 29 anni di Francavilla Fontana vive dal 2020 in una condizione di paura, frustrazione, vergogna e rabbia. E’ riuscita però a individuare il suo presunto stalker sessuale: si tratta di un giovane di San Vito dei Normanni di 34 anni al quale nei giorni scorsi la procura di Brindisi ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari. I suoi telefoni, tablet e pc sono stati posti sotto sequestro e sottoposti a perizia da parte di esperti telematici. E’ accusato di stalking, diffamazione e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.

Nel gennaio di quest’anno la ragazza ha saputo da un’amica dell’esistenza su una piattaforma Telegram chiamata “PhicaNetwork” di alcune sue foto prelevate dai profili social, insieme a quelle di altre ragazze. Le foto vengono scambiate tra gli utenti come fossero figurine all’interno di una bacheca visibile costantemente a tutti i 14.000 membri del gruppo.
Del gruppo fa parte anche il giovane sanvitese che ricerca espressamente “Foto di ragazze porche della provincia di Brindisi” e pubblica foto della vittima chiedendo pareri sessuali agli altri utenti. Oltre alle foto “reali” rubate dai social, ci sono anche due foto modificate con Photoshop nelle quali il volto della ragazza è stato sovrapposto al corpo nudo di un’altra facendo credere che in realtà si trattasse di lei. La vittima scopre inoltre che in rete è reperibile addirittura un vero e proprio forum fotografico dedicato a lei.
La scoperta è solo l’ultimo atto di una vicenda terribile che la ragazza francavillese stava affrontando già da due anni e il fatto che quelle foto vengano fatte girare in rete le provoca un comprensibile e perdurante stato di ansia, paura e agitazione, spesso sfociato in crisi di pianto e di panico, alimentato dal timore che altre pubblicazioni oscene potessero giungere a parenti, amici o conoscenti.

Attraverso il suo legale, Domenico Attanasi, la giovane ha presentato una serie di denunce, la prima delle quali fu formalizzata addirittura nel 2020, quando era ancora una studentessa universitaria a Bari e non aveva ancora individuato il suo stalker. Un primo risultato è stato già ottenuto: la vittima ha preteso e ottenuto la rimozione delle foto dai siti internet. E’ chiaro però che questo non la mette al riparo da chi quelle immagini le aveva già scaricate e conservate.
Nel 2020 la ragazza era stata contattata su Instagram da uno sconosciuto che le chiedeva se fosse quella che compariva nel sito “Chat Sex” in cui sotto il suo nome erano pubblicati fotomontaggi pornografici con il suo volto.
Era solo l’inizio di una escalation da incubo. Nei mesi successivi venne contattata, probabilmente sempre dalla stessa persona, con richieste esplicite di prestazioni sessuali. Non solo. Lo sconosciuto iniziò a stalkerizzare anche il fidanzato, l’ex fidanzato e le amiche delle ragazze ponendo loro domande sulle preferenze sessuali della vittima.
Le conversazioni tratte dalle chat e allegate alle varie querele presentate dalla vittima danno solo un’idea della folle persecuzione portata avanti dal presunto stalker, violentemente ossessionato da quella ragazza con la quale – pare – avesse scambiato solo qualche messaggio sui social e che lei aveva subito bloccato nel momento in cui le aveva cominciato a porre strane domande.

Il pm di Brindisi, Gualberto Buccarelli, nell’avviso di conclusione delle indagini, ipotizza il reato di stalking non solo nei confronti della 29enne francavillese ma anche del suo fidanzato e di una sua amica, “avendo cagionato loro un perdurante e grave stato di ansia”. Inoltre il reato di diffamazione per aver diffuso le fotografie della ragazza accompagnate da commenti osceni sulla piattaforma Telegram, in particolare con due immagini di nudo ritoccate dando l’impressione che esse fossero autentiche. Ancora, per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Il giovane sanvitese indagato ha tempo sino al 20 settembre di presentare documentazioni difensive o chiedere al pubblico ministero di essere interrogato. Successivamente nei suoi confronti potrebbe scattare la richiesta di rinvio a giudizio. La presunta vittima ha già fatto sapere il suo avvocato Domenico Attanasi di volersi costituire parte civile nel procedimento.