Un detenuto del carcere di Foggia ha tentato di evadere mentre, dopo un’udienza tenutasi nel Tribunale della stessa città, veniva riaccompagnato nell’istituto: l’uomo, per evitare di salire sul mezzo della Polizia Penitenziaria, usando le manette che aveva ai polsi come arma contundente, avrebbe colpito un primo poliziotto procurandogli un taglio sul volto e un secondo procurandogli una ferita alle mani, prima di essere bloccato da un terzo agente colpito a sua volta ripetutamente allo stomaco. Gli agenti, prima di affidarsi alle cure dei sanitari, hanno chiamato in soccorso alcuni colleghi, che hanno immobilizzato il responsabile, provvedendo a farlo rientrare in carcere.
Dell’accaduto ha dato notizia il segretario nazionale del SAPPE Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), Federico Pilagatti, precisando che sempre lo stesso detenuto nelle scorse settimane aveva aggredito e preso a pugni un altro poliziotto procurandogli lesioni alla testa: “Il SAPPE”, ha dichiarato Pilagatti, “ringrazia i tre poliziotti che nonostante siano stati feriti, hanno evitato che il detenuto fuggisse e creasse terrore e panico tra la popolazione”, ricordando che “il carcere di Foggia è sempre di più alla ribalta mediatica per il grave sovraffollamento di detenuti che ha raggiunto livelli assurdi, che ne fa il penitenziario più affollato della nazione, e nel contempo quello con meno poliziotti”.
Il sindacalista ha poi invocato da parte del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) immediati provvedimenti !per ridare al carcere di Foggia quella sicurezza che a tutt’oggi manca!.
Marina Poci