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Foggia: doppio ergastolo per l’uomo che uccise la propria figlia e il vicino di casa

Dopo oltre tre ore di camera di consiglio, Taulant Malaj, il panettiere albanese di 47 anni accusato dell’omicidio volontario della figlia e del vicino di casa e del tentato omicidio della moglie, tutti pluriaggravati, è stato condannato dalla Corte d’Assise di Foggia alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per la durata di un anno e sei mesi: il 7 maggio del 2023, a Torremaggiore, uccise a coltellate il pasticcere 51enne Massimo De Santis, residente nello stesso palazzo della famiglia, che riteneva l’amante della moglie Tefta, e la propria figlia 16enne, Jessica, che aveva tentato di difendere la madre dalla mattanza organizzata dal padre.
Tecnicamente gli ergastoli comminati in sentenza sono due, uno per l’uccisione del vicino di casa e per le lesioni gravissime alla moglie, l’altro per l’uccisione della figlia, ma la pena – in conformità alla normativa vigente – è unificata.
Nel corso del processo è stato dimostrato come non vi fosse alcuna relazione sentimentale tra il vicino di casa e la moglie di Malaj, rimasta gravemente ferita e costituitasi parte civile insieme al figlio che adesso ha 7 anni, traumatizzato perché presente al momento degli omicidi.
Malaj filmò le aggressioni con il cellulare e dai video acquisiti agli atti del processo si evincono le minacce di morte alla coniuge e al figlio.
Prima dell’arresto, fece anche una videochiamata al fratello con le mani imbrattate di sangue, dichiarando di aver ucciso l’amante di sua moglie.
Marina Poci