di Marina Poci
Dieci milioni di euro per Brindisi (sei per lo stadio e quattro per i parcheggi del palasport), sei per Francavilla (tre stadio e tre palasport), tre milioni a Fasano (palasport) e un milione a Oria (stadio per allenamenti): il commissario governativo Massimo Ferrarese, pur mantenendo la giusta centralità di Taranto, coinvolge anche le strutture sportive della provincia di Brindisi per il rimodernamento in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Mentre le strutture sportive di Brindisi e Fasano hanno già ottenuto l’ok nel decreto firmato dai ministri Raffaele Fitto, Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti, sulla base dell’ultimo masterplan presentato al governo dal commisssario straordinario, Massimo Ferrarese, sono oggi in fase di valutazione anche le posizioni di Francavilla Fontana e Oria nel nuovo masterplan dei Giochi del Mediterraneo, la manifestazione sportiva multidisciplinare a cui partecipano le nazioni che si affacciano sul “mare nostrum” (ad esclusione di Israele e Palestina), la cui ventesima edizione è prevista con quartier generale Taranto dal 21 agosto al 3 settembre 2026: nella giornata del 30 aprile, infatti, il commissario straordinario del Governo e presidente del Comitato Organizzativo, Massimo Ferrarese, insieme a suoi tecnici, ha incontrato presso la sede della struttura commissariale a Taranto i sindaci Antonello De Nuzzo e Cosimo Ferretti e nelle prossime due settimane o poco più, dopo che i progetti predisposti dalle amministrazioni saranno arrivati sulla sua scrivania, potrà decidere se della pianificazione entreranno a fare parte anche la Città degli Imperiali e la Città del Torneo dei Rioni.
Ottenuti i decreti autorizzativi per lo sblocco dei fondi relativi al primo masterplan (pari a 167 milioni e 675mila euro, prevalentemente destinati a impianti sportivi di Taranto e provincia), Ferrarese è al lavoro per riportare i due Comuni del Brindisino nell’organizzazione dopo che nel 2022 il precedente Comitato, vincolato all’esiguità delle risorse economiche, li aveva espunti. Oggi che il Governo ha aggiunto alle somme già stanziate altri 125 milioni, la struttura commissariale ha la possibilità di completare gli investimenti allargando la platea anche a realtà le cui potenzialità bene possono sposarsi con le necessità della manifestazione.
Per quanto riguarda Francavilla Fontana, si sta ragionando intorno ad un importo di circa sei milioni di euro, utili ad apportare miglioramenti funzionali allo stadio e al palazzetto dello sport, rispetto al quale dovrebbero essere predisposti anche alcuni interventi sull’area parcheggio adiacente, da anni un problema che la città vorrebbe risolvere.
Quanto a Oria, il sindaco Ferretti ha proposto l’utilizzazione dello stadio comunale e della pista di atletica di recente ultimazione.
Se le posizioni di Francavilla e Oria sono al vaglio del Comitato, i progetti relativi a Fasano e Brindisi sono già stati inseriti nel primo masterplan: 2 milioni e 750mila euro andranno a Fasano per la ristrutturazione del palazzetto dello sport e 10 milioni sono destinati a Brindisi (sei per lo stadio Fanuzzi e quattro per l’area parcheggio e la rete viaria a servizio del Pala Pentassuglia).
In attesa dei decreti, tutti i Comuni pugliesi protagonisti hanno già realizzato i progetti definitivi, circostanza che rende imminente la pubblicazione dei bandi di gara relativi: i progetti più importanti riguardano lo stadio Iacovone, con un finanziamento di circa 50 milioni di euro e le piscine olimpioniche di Taranto, per cui verranno investiti 37 milioni di euro. È possibile che venga risolta la questione delle coperture, di stadio e piscine, che sono state autorizzate ma i cui tempi di realizzazione potrebbero non essere compatibili con la data di inizio dei Giochi, rinviando l’esecuzione dei relativi lavori al termine della manifestazione (per questo Ferrarese sta cercando di ottenere una deroga dal Governo, anche in considerazione del fatto che la mancanza di coperture sulle strutture non inciderebbe sulla regolarità delle gare).
Altri progetti di rilievo, già presenti nel primo masterplan, riguardano il Pala Ricciardi di Taranto (16 milioni), il Centro Nautico nel Mar Piccolo (12 milioni), la struttura per il tiro con l’arco (6 milioni e 800mila euro) a Crispiano, la pista di atletica di Laterza (4 milioni e 300mila euro) e diversi impianti, prevalentemente palazzetti, nei comuni del Tarantino (Castellaneta, Ginosa, Grottaglie, Martina Franca, Massafra, Montemesola, Avetrana, Mottola, Statte e Torricella).
Gli altri centri pugliesi coinvolti sono Conversano e Lecce (11 milioni e 300mila euro per lo stadio Via del Mare e 2 milioni e 700mila euro per il Pala Ventura). Proprio riguardo a Lecce, martedì scorso il presidente della società giallorossa, Saverio Sticchi Damiani, in conferenza stampa ha espresso il desiderio della città a Ferrarese e Fitto di prevedere nel secondo masterplan la somma necessaria a realizzare la copertura del via del Mare. Richiesta che sarà oggetto di valutazione di commissario e ministro, insieme alle posizioni di Sava e San Giorgio Jonico, dove si trova il più importante centro di equitazione del territorio.
Per ciò che attiene alle infrastrutture, dovrebbero essere effettuati anche importanti lavori di rifacimento, manutenzione e adeguamento delle arterie stradali coinvolte nelle gare di ciclismo: in particolar modo, si stanno valutando investimenti per interventi che riguarderebbero i Comuni brindisini e tarantini della Valle d’Itria, ritenuti i più idonei a tale tipo di competizione.
I prossimi passi riguardano, dunque, i progetti relativi ai fondi già sbloccati per indire immediatamente le gare d’appalto. Per il resto, l’iter prevede che Ferrarese realizzi nelle prossime due settimane il secondo masterplan da inviare al Governo e sottoporre al vaglio dei ministri Fitto (Affari Europei, le Politiche di Coesione e PNRR), Abodi (Sport) e Giorgetti (Economia e Finanze).
Iter che, se si intende arrivare pronti al 21 agosto 2026, dovrà ora procedere a tappe forzate.
E’ appena il caso di ricordare, infatti, quanto dichiarato dal presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, Davide Tizzano, sul rischio concreto che Taranto, a causa dei ritardi accumulati dal precedente Comitato, ha corso di perdere i Giochi, per i quali si stava valutando una sede alternativa. Dunque, una vera e propria corsa con l’obiettivo di recuperare gli anni persi e regalare alla Puglia la più importante manifestazione sportiva dell’ultimo quarto di secolo.