Quattro beni immobili confiscati alla criminalità organizzata potrebbero essere acquisiti dal Comune di Brindisi: la giunta del sindaco Riccardo Rossi ha approvato all’unanimità una delibera per la manifestazione d’interesse, aderendo così all’invito formalizzato dalla prefettura alla fine dello scorso anno.
Si tratta di una villa con box garage in contrada Sbitri, sul litorale nord del capoluogo, di un terreno agricolo alla periferia della città, di un box in via Salvemini, al rione Commenda, e di un laboratorio di arti e mestieri in via Bastioni San Giacomo, nel centro cittadino.
Il Comune di Brindisi ha interesse all’utilizzo dei quattro immobili confiscati a esponenti della malavita organizzata, per finalità istituzionali e nell’ambito di progetti di riuso sociale, da finanziarsi con il ricorso ad apposite linee previste nel Pnnr, per attività che saranno gestite direttamente dal Comune o attraverso associazioni o altri enti previsti.
Il vincolo per il reimpiego delle strutture confiscate alla criminalità organizzata è infatti che esso sia per progetti istituzionali, sociali e anche a scopo di lucro, ma con l’obbligo di destinazioni dei relativi proventi a finalità sociali o alla manutenzione straordinaria di altri beni confiscati e utilizzati per progetti di inclusione.