
Il sindaco Riccardo Rossi interviene dopo il ferimento di un giovane la notte scorsa a Brindisi.
“C’è un pensiero che mi assilla e genera inquietudine, ieri sera nel centro della città un giovane dopo una lite è stato colpito da due spari. Non è il primo episodio, al momento non conosciamo i motivi di quest’ultimo gesto ma possiamo facilmente immaginarli: banali liti, comportamenti da bulli che credono di dover a tutti i costi farsi rispettare con la violenza.
Sono preoccupato da sindaco e da genitore, ieri sera le mie due figlie erano in centro insieme a centinaia di giovani che vogliono giustamente incontrarsi, divertirsi vivere la loro adolescenza e gioventù serenamente.
Ma c’è un altro aspetto inquietante: come è possibile che i nostri giovani abbiano accesso così facilmente alle armi? Questa possibilità rende tutto più complesso e pericoloso.
Mi rendo sempre più conto che l’importante e preziosa opera delle forze dell’ordine nel controllare il territorio e reprimere questi fenomeni da sola non è sufficiente, a Brindisi c’è un vuoto, è il vuoto della cultura della legalità, è il vuoto della sfiducia, il vuoto di chi non crede più nel rispetto di niente e di nessuno.
Politicamente e collettivamente dobbiamo riempire questo vuoto, lavorare con politiche culturali precise e costanti, agire onestamente noi per primi e scardinare vecchi sistemi, ascoltare i cittadini tutti, dare fiducia.
Occorre una nuova operazione primavera ma questa volta non solo di controllo del territorio ma soprattutto culturale con interventi in tutta la città, una vera e propria mobilitazione della cittadinanza attiva e degli attori sociali pubblici e privati. Dobbiamo essere presenti, ognuno di noi è chiamato a questa responsabilità. La nostra amministrazione ha avviato questo percorso, ma evidentemente dobbiamo essere ancora più incisivi e preparati.
A questi giovani chiedo di arrabbiarsi con noi adulti, di reclamare quello che vogliono, di urlare il loro dolore, è nostro compito dare ascolto e risposte.
A tutti e a tutte vorrei dire di unire le forze, ognuno porti il buon esempio, lavoriamo sodo, denunciamo l’illegalità, alimentiamo la fiducia, io ci sono”.