
Il sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì, ha dato mandato a un legale per ricostruire l’esito di una denuncia per abusivismo edilizio nei confronti della ditta che si sta occupando della costruzione di un impianto di compostaggio. La denuncia segnalava l’impiego di 12mila metri cubi in più rispetto al progetto approvato e della quale non si sono avute più notizie.
Anzi, è di poco tempo fa la notizia di un finanziamento della Regione a Heracle per il progetto dell’impianto di compostaggio.
“Un progetto sul quale non si è vigilato abbastanza e non escludo – ha dichiarato il sindaco Nicolì – una diffida nei confronti dell’ente provinciale».
Il progetto ha affrontato un lungo percorso a ostacoli con due ricorsi al Tar e che ha sollevato cori di proteste a Erchie perché nonostante l’amministrazione comunale nella precedente gestione che la Provincia e la Regione abbiano deliberato la dichiarazione di emergenza climatica non vengano considerati gli effetti di un impianto di compostaggio da 80mila tonnellate per la produzione di biogas.
Anche il movimento No Tap si muove per contrastare il progetto: lo scienziato italiano ingegner Vincenzo Caprioli ha consegnato al comune di Erchie una relazione sugli effetti disastrosi della combustione a biogas sulla popolazione e sul nostro ambiente. Le sue ricerche sulle alte temperature della combustione hanno chiarito come il digestore di Heracle possa condannare un territorio come il nostro a rischi certi per la salute umana e per l’ambiente». Secondo quanto appreso dalla fonte scientifica, il comitato di protesta teme che «miliardi di nano particelle invisibili aumenteranno notevolmente i rischi di neoplasie e di nascite con malformazioni congenite, informazioni e argomentazioni che le lobby del biogas non sono mai riuscite a smentire e non è casuale». Al netto inoltre delle valutazioni politiche, i No Tap temono che «i cittadini di Erchie e zone limitrofe saranno messi di fronte a due opzioni: la prima, abbandonare la propria terra perché diventata insalubre e, la seconda, continuare a lottare contro il mega mostro e i poteri corrotti, promotori dell’impianto che non si sono fatti scrupolo di devastare i territori in nome del profitto».