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Investe in criptovalute per pagarsi le cure oncologiche: truffata giovane salentina

Una mamma di 55 anni e sua figlia di 26, entrambe salentine, hanno investito ingenti somme di denaro in criptovalute, sperando di recuperare le spese sostenute dalla giovane per le cure di un tumore: la storia è iniziata nell’agosto del 2024, quando la madre, cliccando su un annuncio, è stata contattata da intermediari che le hanno proposto investimenti promettenti e molto redditizi.
Così la donna, convinta di poter ottenere grandi profitti, ha effettuato ripetuti bonifici (contraendo anche prestiti con la sorella) ed è rimasta in contatto con gli intermediari sino a quando gli stessi hanno smesso di rispondere alle sue richieste di chiarimenti.
Ad allarmare la 55enne è stata l’impossibilità di accedere, ad un certo punto, al conto aperto con i sedicenti intermediari per prelevare dei soldi che le sarebbero stati necessari per aiutare il padre alle prese con spese mediche. Nonostante le rassicurazioni periodicamente ricevute, si è resa conto di essere stata truffata. La stessa cosa è accaduta alla figlia, le cui condizioni di salute, quando ha realizzato di aver perso le cifre investite, sono rapidamente peggiorate.
Entrambe le donne hanno presentato una denuncia per truffa, appropriazione indebita, atti persecutori e minacce.
Indaga la Procura della Repubblica di Lecce.
Marina Poci