Un 65enne di Manfredonia è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Foggia si richiesta della locale Procura della Repubblica, con le accuse di atti persecutori (cosiddetto “stalking”) e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona rappresentata (cosiddetto “revenge porn”): avrebbe perseguitato e minacciato, anche di morte, con messaggi e telefonate una 40enne sposata e madre di due figli, inviando ai famigliari foto della donna a contenuto sessuale, con ogni probabilità modificate. I due si sarebbero incontrati in un supermercato e l’uomo, per circa un anno, dopo il rifiuto della signora ad intraprendere una relazione, avrebbe messo in pratica condotte moleste e persecutorie, a seguito delle quali la vittima, stando a quanto dichiarato nell’atto di denuncia-querela che ha dato il via alle indagini, sarebbe persino arrivata a tentare il suicidio. All’indagato sono stati sequestrati tutti i dispositivi elettronici nella sua disponibilità, sui quali saranno svolti accertamenti tecnici utili a verificare la versione della denunciante.
Marina Poci
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