Lampade votive, è caos: il Comune pretende gli arretrati da chi ha già pagato

Aumenta la tariffa delle lampade votive al cimitero di Brindisi e contemporaneamente il Comune sta spedendo a centinaia di cittadini lettere con le quali si sollecita il pagamento degli arretrati, anche quando questi sono stati versati regolarmente.
Il Comune invita i morosi a recarsi negli uffici cimiteriali di via Arno per pagare o per mostrare le ricevute degli avvenuti pagamenti e si può immaginare il caos che si sta verificando nei piccoli locali attigui al cimitero in un periodo in cui ogni forma di assembramento è vietata.
La lettera è arrivata a tanti, anche quelli che sono da sempre in regola. Ora bisogna recuperare le vecchie ricevute dei pagamenti effettuati anni addietro nella speranza di averli conservati. A quanto pare infatti il Comune (non si sa perché) non dispone dei dati aggiornati.
La minaccia, in caso di inottemperanza, è quella di procedere al distacco della lampadina votiva e all’avvio della procedura di riscossione coattiva.
E poi ci sono gli aumenti delle tariffe: si passa da 18,65 euro a 25,35 euro: “L’unico ticket aumentato a Brindisi in un periodo in cui tutti gli altri sono stati bloccati per l’emergenza”, rileva il consigliere comunale del Pri, Gabriele Antonino.
L’unico aumento, per i morti.