
Ci sono i primi provvedimenti per la lite tra famiglie e il conseguente regolamento di conti dello scorso 30 giugno il cui bilancio ha fatto registrare due uomini feriti a colpi d’arma da fuoco, altri due accoltellati e un altro picchiato a colpi di bastone: nella notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni e della locale Stazione hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Piero e Antonio Carrino, padre e figlio rispettivamente di 53 e 18 anni, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
I due fermati si ritiene che siano coinvolti, allo stato delle indagini, nella violenta rissa con l’uso di armi in cui si sono fronteggiati con i componenti di un’altra famiglia, tutti indagati per tentato omicidio aggravato in concorso, rissa, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di armi. L’episodio verosimilmente si potrebbe inquadrare in un’ostilità tra le due famiglie degenerata nel mese di marzo scorso nell’accoltellamento di uno dei componenti.
Il provvedimento si è reso necessario in seguito all’attività investigativa svolta, che ha acclarato che i Carrino avevano esternato l’intenzione di vendicarsi, dando significativa consistenza al pericolo di reiterazione del reato e rendendo il pericolo di fuga estremamente concreto e reale.
In particolare, la specifica natura degli addebiti provvisori accertati, la rete di contatti di cui gli stessi possono disporre, il repentino allontanamento dall’ospedale di Piero Carrino contro il parere dei medici ed i movimenti notati presso l’abitazione dei citati Carrino sono gli elementi che rendono concreto e fondato il pericolo che gli indagati possano rendersi definitivamente irreperibili.
Le indagini proseguono onde accertare anche la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella rissa.
Il provvedimento sarà sottoposto ovviamente a convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari e gli indagati saranno sottoposti a interrogatorio.