
Nella mattinata di oggi, 12 novembre, la Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, Anna Paola Capano, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti del presunto responsabile del reato di violenza sessuale ai danni di una 12enne (episodio avvenuto il 26 agosto 2022 ai danni di una ragazzina di 12 anni in vacanza in un villaggio turistico di Otranto, nella zona dei Laghi Alimini): l’uomo, un 27enne di origini cubane residente a Milano, in servizio come animatore, risulta irreperibile e, pertanto, non essendoci la prova che abbia avuto conoscenza della pendenza del procedimento a suo carico, è stato prosciolto.
Sembra che gli agenti della Questura Garibaldi di Milano, quando si sono recati presso la residenza del giovane per notificargli l’atto di fissazione dell’udienza, non abbiano trovato alcun nominativo sul citofono in uno stabile sprovvisto di portineria. L’ultima volta in cui l’uomo è stato visto è il 23 aprile 2023, in occasione dell’incidente probatorio con l’ascolto della minore in modalità protetta. Poi nessun contatto, neppure con il suo avvocato, e attualmente anche il numero del suo telefono cellulare risulta disattivato.
Stando al contenuto della querela depositata dalla madre della vittima, pienamente confermato dalla bambina nel corso dell’ascolto, i due avrebbero ballato insieme nel corso di una serata organizzata nel villaggio, durante la quale la 12enne avrebbe accettato dall’animatore un drink che l’avrebbe stordita.
Al contrario, l’uomo, che si è sempre professato innocente, ha sostenuto che la minore avesse assunto alcolici fino ad ubriacarsi, per poi inventare la violenza per nascondere ai genitori la sbronza.
Marina Poci
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