Lecce: cadde dal letto in carcere e morì al Fazzi alcuni giorni dopo, aperta inchiesta

La PM Maria Grazia Anastasia della Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte di un detenuto del carcere di Borgo San Nicola deceduto all’ospedale Vito Fazzi lo scorso 4 febbraio: Massimo Calò, 53enne leccese che stava scontando gli ultimi mesi di una condanna a quattro anni di reclusione per una rapina compiuta nel 2021, sarebbe morto a seguito di un ematoma alla testa riportato cadendo dal letto nella sua cella, ematoma per il quale i sanitari del penitenziario, sottovalutandone la lesività, non disposero accertamenti esterni.
L’ipotesi di reato per cui si procede è al momento quella di omicidio colposo contro ignoti, anche se si ritiene che nei prossimi giorni dovrebbero essere inviate le prime informazioni di garanzia in vista dell’autopsia disposta per il 12 febbraio con l’incarico affidato al medico legale Alberto Tortorella.
La situazione di Calò, i cui famigliari hanno sporto denuncia, si aggravò nelle ore successive alla caduta, sino al malore accusato due giorni dopo l’episodio, a seguito del quale perse i sensi e fu trasportato d’urgenza presso il Fazzi. Qui gli fu diagnosticato lematoma che lo ha poi condotto alla morte.
Marina Poci