Il M5S presenta due liste per la corsa al Comune

di Lucia Portolano per IL7 Magazine

Due liste con due proposte di candidati sindaco arrivano allo staff del movimento 5Stelle. L’ultima parola spetterà ai vertici, ma è chiaro, che così come accaduto per le altre elezioni, un peso importante lo avranno gli esponenti locali. Il 30 gennaio scorso chiusi i termini per la presentazione di liste e candidati per le prossime amministrative. E anche Brindisi si attrezza.
A Roma sarebbero state inviate in totale due liste, con a capo due diversi nomi che potrebbero essere scelti come candidato sindaco.
Confermata quella a sostegno dell’avvocato Fabio Leoci, mentre nulla trapela, almeno da fonti ufficiali, sulla seconda lista. Il consigliere regionale Gianluca Bozzetti, l’unico portavoce del movimento nella provincia, parla di due proposte: quella di Leoci e quella di un altro gruppo. Nello stesso tempo precisa: “Non si tratta di una lista di Bozzetti”. Questo per placare le polemiche che parlano di divisioni e scissioni nel movimento tra il consigliere regionale e i meetup che hanno sostenuto l’avvocato. Nella realtà le divisioni tra i grillini restano, ancora una volta non sono riusciti a fare sintesi e a mandare allo staff una candidatura condivisa: Bozzetti non si sbilancia, rimanda tutto al prossimo 5 marzo, giorno dopo le elezioni politiche. Molto cambierà in base anche al risultato del movimento.
“Ora siamo impegnati per le politiche – spiega – sino a quando non c’è una certificazione dello staff comunque non c’è né il candidato sindaco, né la lista del movimento 5Stelle per Brindisi. Lo Statuto non prevede che prima vengano fuori altre notizie. Una cosa è chiara non c’è una lista Gianluca Bozzetti come molto spesso si è detto”.
Non è detto che alla fine arrivi la certificazione per qualcuno. Il movimento potrebbe anche decidere di non partecipare alle elezioni amministrative.
La lista Leoci è stata invece depositata una settimana prima del termine del 30 gennaio. Gli attivisti a sostegno dell’avvocato civilista spiegano che si è trattato di un percorso durato tre mesi, con una serie di riunioni che si sono susseguite da settembre a dicembre in una delle sale del Break24 alla zona industriale di Brindisi. Incontri ai quali avrebbero partecipato tutti gli attivisti del territorio, compresi i vecchi meetup Uniti per Brindisi e Brindisi 5Stelle. Al primo incontro sarebbe andato anche Bozzetti. Ma poi qualcosa si è rotto.
La lista Leoci avrebbe proposto 21 candidati consiglieri comunali, il numero minimo previsto. Nel caso della certificazioni potrebbero aggiungersi in un secondo tempo altri aspiranti consiglieri così da raggiungere il numero completo.
Nell’elenco appaiono professionisti di vari settori: medici, architetti e anche un agronomo. Così come richiesto dallo Statuto è stato inviato di ciascuno casellario giudiziario e carichi pendenti.
“Ci sorprenderebbe se ci fossero altre liste – dice Leoci – in quanto ai lavori preparatori di questa lista erano presenti tutti gli attivisti del territorio brindisino come da verbali di presenza e sino a quel momento nessuno aveva espresso qualche volontà”. In realtà stando alle dichiarazioni di Bozzetti un’altra lista c’è, ma tra i grillini funziona così: ognuno può mandare una proposta. L’ultima parola tanto spetta allo staff, che dovrà decidere se presentare una lista a Brindisi e quale tra quelle che si sono proposte.
Intanto il movimento, così come tutte le altre forze politiche, è in piena campagna elettorale per l’elezioni politiche. Attivisti in piazza con i banchetti per illustrare i 20 punti del programma che vede Luigi Di Maio candidato alla presidenza del Consiglio. Il leader pentastellato è impegnato nel suo “Rally per l’Italia” con tappa anche a Brindisi il 9 febbraio al cinema Andromeda in un incontro su cultura, scuola e università.
Di Maio arriva a Brindisi quando sono ancora calde le polemiche dopo l’esclusione dalla candidatura alla Parlamentarie dell’ex candidato sindaco dei grillini Stefano Alparone.
L’ex aspirante sindaco ha parlato di epurazione del movimento, di democrazia fittizia dove non vengono più rispettate le regole. Alparone, che al momento non ha ancora capito perché è stato espulso (nessuno ha mai comunicato le motivazioni nonostante lo Statuto lo prevedesse) , ha accusato i 5Stelle di aver smantellato in pochi giorni tutti i valori portati avanti in questi anni.