Ancora abbandoni indiscriminati di rifiuti sul litorale brindisino, ma questa volta i porcelloni di turno hanno superato se stessi e dire che hanno lasciato la loro firma è poco.
Questa volta non si tratta di scarti di lavorazione o residui di demolizioni edili, ma di gente che, essendo evidentemente i figli cresciuti e, magari, andati all’università, hanno deciso di fare pulizia nelle loro stanzette e hanno abbandonato, in zona Materdomini, nei pressi del fatiscente “Picnic”, vestiti, giocattoli e persino quaderni di scuola elementare che, ironia della sorte, il vento e le intemperie anziché distruggere hanno fissato in due pagine aperte in cui vi sono, ben scritti, due compitini in classe risalenti al gennaio del 2002, in uno si raccontava della bella esperienza fatta a scuola con i volontari di Legambiente che spiegavano come avere rispetto della natura e nell’altro si discorreva dell’importanza dell’acqua come fonte di vita e di purezza.
Evidentemente non si è fatto buon uso di questi insegnamenti se è vero, come è vero, che a distanza di 17 anni, il tutto è finito a concorrere nella formazione di una discarica abusiva proprio in una zona della litoranea che si sta cercando disperatamente di bonificare e risanare.