Mesagne, parte da Porta Grande la cantierizzazione per i lavori dell’Aqp

Sarà Piazza Vittorio Emanuele (Porta Grande) il primo sito di cantierizzazione per i lavori dell’AQP nel cuore di Mesagne che inizieranno il 15 ottobre.
Commissionata dall’AQP, la ditta isernina Spinosa Costruzioni Spa che si è occupata del restyling del centro storico di Napoli.
Si è svolto nel pomeriggio del 28 settembre un incontro a Palazzo dei Celestini, tra il sindaco Molfetta, gli assessori, i ristoratori ed i commercianti del centro storico ai quali sono stati forniti degli aggiornamenti sul quadro complessivo di interventi costati circa 4 milioni e mezzo di euro all’amministrazione. Nota dolente: l’assenza dei residenti del centro storico.
«I lavori saranno un continuo work in progress», ha ribadito più volte l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona «e partiranno con la recinzione del perimetro della piazza Vittorio Emanuele attraverso l’installazione di pannelli alti 2 metri e mezzo che illustreranno litografie e frasi per non far vedere l’ impatto da cantiere».
Proprio sotto la piazza c’è un organo di manovra dell’AQP in cui sarà monitorata, attraverso un sensore, la situazione reale dell’impianto relativa alle perdite e alla pressione dell’acqua che scorre tutto il giorno fino al termine dei lavori.
Garantiti i parcheggi intorno alla piazza e la messa in sicurezza delle panchine che saranno ripristinate al termine dell’opera.
L’altro sito di stoccaggio sarà Piazzetta dei Capodieci, in via Manfredi Svevo, che permetterà di accedere al centro storico da più vie, fermo restando la presenza del fruttivendolo che comunque sarà garantita anche durante i lavori.

Il sindaco Pompeo Molfetta

In piazza Commestibili sarà istituito un ufficio, punto di congiunzione tra la ditta, il direttore dei lavori, geom. Saverio Suma dell’AQP, i tecnici, l’amministrazione comunale e i cittadini per permettere un dialogo a 360 gradi in una fase così delicata.
E’ prevista l’imposizione della sorveglianza archeologica per i siti beni patrimoniali e soprattutto per l’antico basolato; verrà emesso un bando per acquisire due ulteriori figure tecniche di geometri che vigileranno, controlleranno costantemente l’andamento dei lavori, oltre ai dipendenti comunali, e si interfacceranno con la ditta, i cittadini, il sindaco e gli assessori stilando relazioni.
450 giorni continuativi e lavorativi che inizieranno il 15 ottobre e che terranno tutti col fiato sospeso fino al sollevamento del basolato di ogni 100 metri del borgo medievale perché ad, oggi, non è ancora ben chiara la situazione che si troverà nel sottosuolo.
La settimana prossima il Comune informerà quale sarà la via da cui partiranno effettivamente i lavori e chiede ai residenti del centro storico l’obbligo di allaccio alla rete fognaria di tipo separato per garantire la piena funzionalità dell’intero impianto.
All’amministrazione è stato proposto l’interramento di tutti i sotto servizi (Enel, pubblica illuminazione, Italgas, Telecom) per evitare che i cavi elettrici aerei, tubi e altri componenti, che oggi sono a vista, deturpino le facciate degli antichi edifici.
«Devono essere garantiti l’accesso ai mezzi di soccorso, il passaggio ai residenti, l’acqua deve poter fluire, dobbiamo fare in modo che la gente arrivi agli esercizi commerciali cambiando i sensi di marcia e indicare le nuovi vie: queste sono le favole degli intenti, ma sappiamo quanto sarà difficile ogni giorno affrontare, e pensare in maniera preventiva», dichiara l’assessore ai Lavori pubblici D’ancona ed il presidente dell’associazione Ristoratori Mesagne, commosso, ribatte e ripete «Non spegnete le luci del centro storico. Sappiamo e abbiamo visto tutti quanto ci siete stati vicino durante tutta l’estate mesagnese, ma non abbandonateci proprio ora».

Fabiana Agnello