“Mi aveva rimproverato”: così il 21enne di Racale ha spiegato l’omicidio della madre a colpi di ascia

Lo aveva rimproverato per essere entrato in casa senza salutare: emergono, all’indomani della confessione, particolari dolorosi e inquietanti sull’omicidio di Teresa Sommario, di 53 anni, colpita a morte con un’ascia nella propria abitazione di Racale dal figlio 21enne Filippo Manni, per il quale al termine dell’interrogatorio la PM Simona Rizzo ha emesso un decreto di fermo. “Ad un certo punto – avrebbe dichiarato Manni davanti alla magistrata e al suo legale – mi si è spento tutto. Sono salito al piano di sopra, ho preso l’ascia e l’ho uccisa. Altre volte per scherzo l’ho pensato dicendoglielo e oggi l’ho fatto”.
La piena confessione, resa – stando a quanto si apprende – senza mostrare particolare emotività e alcun ravvedimento, è stata incartata presso la Stazione dei Carabinieri del paese salentino, da dove il giovane è poi stato trasferito nel carcere di Borgo San Nicola in attesa di comparire davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce. Nei suoi confronti, nel timore che possa compiere atti di autolesionismo, è stato elevato il livello di vigilanza.
Per venerdì prossimo, 20 giugno, invece è stata fissata l’autopsia sul cadavere della donna, che sarà eseguita dal medico legale Alberto Tortorella.
La vittima, impiegata, separata da tempo dal marito, Daniele Manni, assessore ai Lavori Pubblici nel Comune di Racale, aveva tre figli: oltre al 21enne, ci sono due gemelli che compiranno a breve 18 anni, uno dei quali era in casa al momento dell’omicidio e, sentendo trambusto al piano di sotto, è sceso, trovando la madre in un lago di sangue.
A nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118: troppo gravi le lesioni al capo e al petto provocate da Filippo Manni, per anni “lupetto”, con una piccola accetta in uso ai boy scout.
Il giovane, studente di Economia con la passione per la musica, era rientrato in Salento qualche giorno fa e stava lavorando come bagnino: sembra che la conflittualità con la mamma fosse esplosa a seguito della decisione di abbandonare gli studi universitari per iscriversi al Conservatorio e che, negli scorsi giorni, vi fossero state diverse discussioni anche per via di un incidente stradale nel quale Manni aveva danneggiato l’auto della donna.
Marina Poci
(foto di Quinto Potere)