
Una 16enne di origini pakistane, residente in un paese del Salento a poca distanza da Lecce, ha denunciato i genitori e il fratello maggiore per maltrattamenti in famiglia e tentata induzione al matrimonio: la giovane, in uno dei rari momenti in cui non era sorvegliata, è riuscita a confidarsi con un’insegnante (che ha immediatamente allertato le autorità) e ha raccontato che da circa un anno era segregata in casa a causa del rifiuto di sposare un cugino, connazionale, da lei mai conosciuto.
La ragazza, che è stata allontanata dal nucleo familiare e trasferita in una comunità protetta fuori provincia, nei giorni scorsi è stata ascoltata in incidente probatorio e ha confermato le restrizioni della libertà personale a cui è stata sottoposta da settembre 2022 a settembre 2023: costretta ad abbandonare le abitudini occidentali che aveva assunto, le era vietato di uscire, di frequentare gli amici, di avere contatti con il ragazzino del quale era innamorata e addirittura, nell’ultimo periodo, di andare a scuola.
Sui fatti indagano la Procura della Repubblica ordinaria e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce.
Al momento nessun provvedimento è stato ancora adottato nei confronti degli indagati.
Marina Poci