Nessuna autopsia, Gianni morto per un tragico destino: oggi i funerali

Non ci sarebbe alcun rapporto diretto tra l’incidente in scooter di domenica pomeriggio e il malore avuto in campo poco meno di un mese fa: Gianni Sabella è stato soltanto sfortunato, quasi che l’appuntamento con la morte fosse solo rimandato.
Non ci sarà nessun esame autoptico sul corpo del 36enne di Tuturano: il medico legale che ha effettuato l’ispezione cadaverica avrebbe stabilito che la morte è stata provocata dal trauma dovuto allo schianto dello scooter su cui viaggiava insieme alla compagna contro un segnale stradale e non per un precedente malore.
La salma dello sfortunato giovane è stata riconsegnata alla famiglia ed è stata trasferita dalla camera mortuaria dell’ospedale Perrino, all’abitazione, in via Pergolesi, a Tuturano. Da qui, dopo un momento intimo di dolore riservato ai familiari e agli amici più stretti, il trasferimento nella vicina parrocchia Maria Santissima Addolorata per il rito funebre previsto per martedì pomeriggio alle 17.
Un destino terribile quello che si è accanito su questo giovane calciatore dell’Asd Leone Soccer di Tuturano che milita nel campionato di Terza Categoria: il 4 aprile scorso venne salvato dal medico sociale del San Pancrazio dopo un malore improvviso seguito a uno scontro di gioco sul campo di Tuturano. Per precauzione aveva deciso di appendere le scarpette chiodate per qualche settimana e domenica, mentre i suoi compagni erano impegnati in una partita a Villa Castelli, era andato a fare una passeggiata al mare con la compagna. Lo scooter lo aveva chiesto in prestito a un amico.
Sulla strada del ritorno, la litoranea sud di Brindisi nei pressi del bosco di Cerano, il tragico incidente e lo schianto contro l’unico segnale sul quel tratto di strada. Qualche minuto dopo la notizia della sua morte ha raggiunto i compagni che erano ancora in campo a Villa Castelli e che hanno chiesto all’arbitro di sospendere la partita.